
Spesa sempre più cara
Roma, 19 novembre 2021 - Oltre un italiano su due (52%) taglia la spesa nel carrello a causa dell'aumento dei prezzi che va ad aggravare una situazione resa già difficile dalla pandemia e dal riacutizzarsi dei contagi che mettono a rischio anche il Natale e le vacanze dei cittadini. È quanto emerge da un sondaggio della Coldiretti diffuso in occasione della XIX edizione del Forum Internazionale dell'Agroalimentare.
A causa delle 'fiammate inflazionistiche' il 36% degli italiani dichiara di aver ridotto la quantità degli acquisti, mentre un 16% si è orientato verso prodotti low cost e solo un 48% di cittadini non ha modificato le abitudini di spesa. Un fenomeno che evidenzia come l'effetto dei rincari record dei costi energetici si trasferisca a valanga lungo tutta la filiera alimentare, dai campi alla tavola, aumentando le difficoltà anche per gli agricoltori messi sotto pressione dall'incremento congiunto di gas, carburanti, energia elettrica, plastiche e trasporti.
Nelle campagne sono addirittura a rischio le semine per il balzo dei prezzi di carburanti e concimi che hanno raggiunto picchi del 143%. Un problema grave per l'Italia che deve ancora colmare il pesante deficit produttivo in settori come la carne, il latte, i cereali fino alle colture proteiche necessarie per l'alimentazione degli animali negli allevamenti. Occorre recuperare il deficit del 64% del frumento tenero e del 40% per il frumento duro destinato alla produzione di pasta, mentre copre appena la metà (53%) delle fabbisogno di mais, fondamentale per l'alimentazione degli animali e per le grandi produzioni di formaggi e salumi Dop.