Firenze, le Chiavi della Città al ministro Antonio Tajani. E scoppia la polemica

Il ministro degli Esteri riceverà il riconoscimento il 30 gennaio a Palazzo Vecchio. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (del gruppo Sinistra Progetto Comune) all’attacco: “Ci ricorda Renzi che andava a trovare Berlusconi”

Antonio Tajani (foto Ansa)

Antonio Tajani (foto Ansa)

Firenze, 25 gennaio 2023 - Il sindaco di Firenze Dario Nardella consegnerà le Chiavi della città al ministro degli Esteri Antonio Tajani in un evento a Palazzo Vecchio lunedì 30 gennaio. Lo ha annunciato lo stesso Nardella, parlando con i giornalisti a margine della presentazione del progetto 'Lo sport per tutti’, promosso dalla Fondazione Fiorenzo Fratini. “Tajani terrà un incontro-lezione all'Istituto Universitario Europeo la mattina - ha spiegato Nardella - e poi sarà a Palazzo Vecchio per la consegna delle chiavi della città. Consegnerò le chiavi al ministro per l'impegno che ha profuso da presidente del Parlamento europeo per la diffusione dei valori europei. Valori nei quali crede fortemente la città di Firenze”. Il sindaco ha aggiunto che “consideriamo queste chiavi anche uno stimolo al ministro affinché possa promuovere sempre di più una cultura del dialogo con gli altri Paesi europei, possa promuovere sempre di più una politica di integrazione e possa anche sostenere le città nell'attività di cooperazione di cui Firenze è fra le protagoniste. Sarà una giornata dedicata alla città, siamo felici di questa visita: in questa occasione avremo anche modo di rilanciare tutti i progetti internazionali che Firenze ha promosso in questi anni”. Ma non mancano le polemiche. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri del gruppo Sinistra Progetto Comune, attaccano la scelta del sindaco Dario Nardella, poco dopo il suo l'annuncio. Secondo loro la decisione di dare le Chiavi della città a Tajani, ministro degli Esteri "in carica, è sbagliata. Conferma la necessità di dare un ruolo al Consiglio comunale per questo tipo di decisioni, perché gestire il potere in questo modo palesa enormi problemi di opportunità".

"Il 4 febbraio è stata calendarizzata la cerimonia per il proprietario di Corporación América", Eduardo Eurnekian, "azionista di maggioranza di Toscana Aeroporti, e ora viene fuori una notizia dal forte sapore renziano, di quando l'allora sindaco di Firenze andava a trovare Berlusconi", attaccano. "Ormai Firenze sembra essere una vetrina in cui esibire la costruzione di relazioni individuali, invece che essere una città in cui la politica vive nelle sue discussioni consiliari. Addirittura, il sindaco richiama le funzioni del ministro, sperando che Palazzo Vecchio possa stimolare al meglio un governo a guida Fratelli d'Italia. Se questa è cultura di governo, continueremo a sperare di mandarla presto all'opposizione". Anzi, rincarano la dose, "perché non darle a Giorgia Meloni, magari in vista di un rimpasto di governo nel 2024?". Maurizio Costanzo