
Charlie Chaplin
Firenze, 5 febbraio 2022 - Era il 5 febbraio 1936 quando veniva proiettato, per la prima volta al mondo, al Rivoli Theater di New York, il film ‘Modern Times – Tempi moderni’ con cui la maschera più famosa del cinema, Charlie Chaplin, scolpiva nella storia del cinema la denuncia dell’alienazione del lavoro in fabbrica.
La prima apparizione cinematografica del personaggio risale a ‘Charlot ingombrante’, del 1914, ma tra i tantissimi film da lui interpretati o prodotti, ‘Il Vagabondo’ del 1916 fissò nell'immaginario collettivo la sua inconfondibile silhouette: bombetta, giacca stretta e scarpe più grandi della sua misura, con tanto di bastone da passeggio e andatura ondeggiante e bighellonante. ‘Tempi moderni’ è stato il primo film a portare sullo schermo, in chiave comica, le alienazioni della modernità e il rapporto uomo-macchina. Nel progettarlo, Chaplin attinse al ricordo della visita compiuta nel 1923 agli stabilimenti industriali della Ford di Highland Park. Nel 1936 venne indicato tra i migliori dieci film dal National Board of Review of Motion Pictures, e vinse molti premi.
Un racconto che nasceva con lo sguardo apparentemente rivolto al passato: il clima in cui si muoveva Charlot era quello della Grande Depressione, tra fabbriche che chiudevano, cortei di scioperanti, povertà dilagante e desiderio di riscatto. A questo mondo disperato, Chaplin non fece sconti: la sua descrizione della brutalità del capitalismo, della disumanizzazione dell’operaio, dell’ingiustizia sociale non risparmiò nessuna categoria. Lo fece a suo modo, attraverso irresistibili gag comiche, fondate come sempre sulla derisione dell’eroe.
Ma nella pellicola non trovò solo spazio la brutalità del capitalismo. Allo stesso tempo infatti, il finale del film offriva la dimensione del riscatto, l’idea rooseveltiana del New Deal mostrato come un sogno possibile, attraverso le due figurine dei protagonisti che si accompagnavano verso un destino in cui tutto era ancora possibile. Per questo ‘Tempi moderni’ ancora oggi viene celebrato non solo come un capolavoro assoluto del cinema, ma come un manifesto del XX secolo.
Nasce oggi
Fabrizio Frizzi nato il 5 febbraio 1958 a Roma. È stato un conduttore televisivo tra i più noti e apprezzati del panorama nazionale, rimasto nel cuore di tutti. È stato anche conduttore radiofonico, attore teatrale e doppiatore. Ha detto: “Non c’è persona più nobile di quella che riesce a gioire per la felicità degli altri, pur avendo la tristezza nel cuore”.