
La cerimonia all'Impruneta (foto Germogli)
Impruneta (Firenze), 30 maggio 2022 - Non disperdere la memoria. Non dimenticare il sacrificio dei soldati arrivati dall’altra parte dell’oceano per liberarci dal fascismo e dall’occupazione nazista. Ieri era il Memorial day; la giornata in cui gli Stati Uniti onorano i soldati che hanno perso la vita sulla linea del servizio. Le celebrazioni si sono svolte al cimitero di guerra dei Falciani a Impruneta. E’ stata dopo due anni una vera festa della rimembranza, con la comunità americana riunita, con le istituzioni, e tante semplici persone arrivate per ricordare i soldati che hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà. Alla cerimonia sono intervenuti l'Ambasciatore degli Stati Uniti d'America presso la Santa Sede Joseph S. Donnelly, il generale di Divisione Andrew M. Rohling, il sottosegretario alla Difesa, Stefania Pucciarelli, la Console generale degli Stati Uniti d'America a Firenze, Ragini Gupta.
A fare gli onori di casa, i sindaci di Impruneta, Alessio Calamandrei e San Casciano, Roberto Ciappi, e il direttore del cimitero, Angel Matos. Un incontro che non deve far dimenticare i tanti che hanno combattuto contro i nazifascisti sul fronte della campagna d'Italia, in particolare lungo la linea Gotica sugli Appennini. Decine di migliaia di americani hanno dato la vita in Toscana, Emilia-Romagna e San Marino durante i combattimenti del 1944 e del 1945. Più di 4.400 di questi caduti sono sepolti nell’American Battle Monuments Commission Florence American Cemetery. I nomi di 1.409 americani sono incisi sul Muro dei dispersi; con le nuove tecniche forensi e con l'approfondimento delle ricerche sul dna, sempre più militi ignoti Usa vengono identificati; le loro spoglie restituite ai familiari e una rosetta viene scolpita sul muro dei dispersi per far capire che quel soldato 'è rientrato nei ranghi'. Gli eventi organizzati al cimitero dei Falciani, il Veteran day e il Memorial day rappresentano anche un momento per stringere ulteriori contatti tra i fiorentini e la comunità Usa. Da sempre c'è un legame speciale, per questo la speranza è che si possa presto tornare a manifestazioni pubbliche.