
Luca Guerrini
Arezzo, 8 agosto 2018 - Pronto, parlo con ‘Pazzo scatenato’? «Non vorrà mica scherzare! Io sono ‘Pazzo incosciente’!». Ha le idee chiare Luca Guerrini, 43 anni, aretino di Badia Agnano (Bucine), che domani, giovedì 9 agosto, partirà da Udine (attraverso Austria, Repubblica Ceca, Germania e Svezia) per Capo Nord in sella al suo motorino Bravo. Dopo aver presentato la sua impresa in anteprima nella sede dell’Hotwheels Scooter Club di Siena, Guerrini ora scalda i motori in vista di un viaggio lungo 4.400 chilometri.
Guerrini, perché questo viaggio da ‘Pazzo incosciente’ proprio in motorino? «In realtà ho sempre viaggiato in Vespa, ma i motorini mi sono sempre piaciuti. Se li trovavo a un prezzo giusto, li compravo e li mettevo in garage per collezione. Nel 2014 sono stato a Capo Nord in vespa. Là ho incontrato un ragazzo di Milano che era arrivato in bicicletta impiegandoci undici giorni. Allora mi sono detto, io posso farcela andata e ritorno con il Ciao in 20 giorni. Così ho iniziato a preparare l’impresa. Infatti due anni fa ci ho riprovato».
Sempre Capo Nord? «Sì perché è la meta più ambita, in quanto si tratta del punto più a nord dell’Europa e del mondo, raggiungibile in camper, su due e su quattro ruote».
Come è andato il secondo tentativo? «E’ stato due anni fa: ci ho provato con il Bravo ma a 200 km dalla meta un guasto al telaio mi ha costretto a fermarmi».
Insomma, 200 km difficili da digerire... «Sì, ero praticamente arrivato... È stato come andare a Roma e non vedere il Papa».
Un viaggio lungo, che lavoro fa per permettersi tutte queste ferie? «Sono operaio in un calzaturificio. Ad agosto la fabbrica chiude e io sfrutto le tre settimane di stop per viaggiare».
Che equipaggiamento avrà? «Stavolta il motorino avrà tante novità. Mi hanno fornito prototipi da testare, che sono fuori commercio. Questo mi garantirà maggiore tenuta meccanica, perché non voglio fallire per un guasto, meno sforzo per il motore e più comodità per me. Io poi non posso esagerare con il peso dei bagagli, quindi porterò tenda, sacco a pelo, materassino e cibo per dieci giorni. Quando è finito andrò al ristorante: all’Est si spende poco...». (ride)
Che temperatura troverà? «Mi dicono che ci sono 35 gradi di giorno e 29 di notte, praticamente sembra di stare ai Tropici. È un caldo anomalo che mi preoccupa. Sarebbe meglio si restasse tra 10 e 20 gradi...».
Emozionato per l’imminente impresa? «La voglia di riuscire c’è, ma ho anche paura. Diciamo che se non ce la faccio è per due motivi: o c’è un guasto alla moto o un guasto al sottoscritto».
Altre preoccupazioni? «Il ritorno da Capo Nord a casa. Sarà sicuramente noioso perché mancherà l’adrenalina del viaggio di andata».
Nessuna nostalgia di Badia Agnano durante questi lunghi viaggi? «Nostalgia?! Neanche un po’! Il mio sogno è partire e girare il mondo finché non ho finito i soldi, altro che nostalgia di casa!».