31 gennaio 2020, il giorno della Brexit: da due anni Regno Unito fuori dall’Unione Europea

La Brexit è effettiva dopo oltre tre anni di trattative politiche e incertezze

Bandiere del Regno Unito e dell'Unione Europea

Bandiere del Regno Unito e dell'Unione Europea

Firenze, 31 gennaio 2022 - Il 31 gennaio 2020 è una data storica per l’Europa. Dopo un percorso durato oltre tre anni e mezzo, la Brexit divenne effettiva. Quella che ha portato il Regno Unito ad uscire dall’Unione Europea, è stata una strada lunga e segnata da incognite, a cominciare dal referendum del 23 giugno 2016.

Chiamati a scegliere se lasciare o meno l’Ue, dallo spoglio elettorale, con non poca sorpresa, prevalsero i favorevoli all’uscita, i ‘Leave’, con il 52%, rispetto al 48% dei ‘Remainer’. Il premier conservatore David Cameron, che aveva indetto il referendum e guidato la campagna per il ‘Remain’, a quel punto annunciò  le sue dimissioni. Pochi giorni dopo, esattamente l’11 luglio 2016, Theresa May conquistò la leadership Tory diventando il nuovo primo ministro, con la poltrona agli Esteri affidata all’euroscettico Johnson. Data fissata per l’uscita dall’Ue il 29 marzo 2019. Il 18 aprile 2017 May annunciò le elezioni anticipate e l’8 giugno le urne emisero il verdetto: il Partito Conservatore non aveva più la maggioranza. Dunque, per rimanere alla guida del governo, la May fu costretta a trovare un accordo con gli unionisti nordirlandesi. Gli effetti del terremoto Brexit furono evidenti l’8 luglio 2018, quando dopo mesi in cui il primo ministro tentò di delineare un accordo, arrivarono le dimissioni di David Davis, ministro per la Brexit, e il giorno dopo quelle di Johnson seguito da altri: in 18 lasciarono entro l’anno.

Si arrivò così a novembre, quando sembrò spuntare il sereno: il Regno Unito e Ue raggiunsero un accordo sui termini per l’uscita, che per prassi deve essere approvata da Westminster e dal Parlamento europeo. Ma il sereno durò poco: criticata per il suo accordo sulla Brexit, May fu costretta a promettere le dimissioni prima delle elezioni: era il 13 dicembre 2018. Non è finita, il 15 gennaio 2019 il governo perse il primo voto a Westminster sulla Brexit, si trattò della peggiore sconfitta parlamentare nella storia. Ma oramai non si poteva più tornare indietro e la volontà degli inglesi espressa nel referendum andava rispettata, nonostante l’acceso dibattito in termini di benefici e costi economici. Si arrivò così al 20 marzo 2019, quando, obbligata dal parlamento, May chiese all’Ue una proroga fino al 30 giugno. L’Unione Europea offrì due date: il 22 maggio in caso di approvazione dell’accordo, altrimenti il 12 aprile. Ma l’11 aprile 2019 May chiese un ulteriore rinvio, accordato con flessibilità fino al 31 ottobre dai leader europei. La strada della Brexit si faceva sempre più travagliata: il 23 maggio 2019 si tennero anche nel Regno Unito le elezioni europee, e il giorno successivo May annunciò fra le lacrime le sue dimissioni da Downing Street.

Due mesi dopo, esattamente il 23 luglio, è stata la volta di Boris Johnson, che divenne leader del partito Conservatore entrando a Downing Street da primo ministro. Il 19 ottobre chiese a Bruxelles un altro rinvio, concesso fino al 31 gennaio. Il 12 dicembre dalle urne uscì una netta maggioranza per i conservatori di Johnson. Si arrivò così al 2020, l’anno della svolta: il 23 gennaio il divorzio di Londra dall’Ue divenne legge. Il 29 gennaio il parlamento europeo approvò l’accordo sulla Brexit, infine 31 gennaio il Regno Unito lasciò l’Europa ufficialmente alle 23, ora di Londra.

Nasce oggi

Nadir Caselli nata il 31 gennaio 1989 a Pisa. È una delle attrici più apprezzate del panorama nazionale, dopo aver lavorato come modella debutta da protagonista al cinema nel 2008. Nella sua carriera ha lavorato in diversi film, serie e fiction di successo ed è stata diretta da grandi registi.