
Personale di Obi impegnato in un'azione di solidarietà nella Bergamasca
Firenze, 2 gennaio 2020 - Non per tutte le aziende, nonostante la pandemia e le difficoltà ad essa connesse, il 2020 è stao un anno negativo sul piano economico. In alcuni settori, anzi, si è registrato aumento di produzione e fatturato. O comunque, si è riusciti a contenere i danni. A fine anno, alcune imprese hanno voluto materialmente condividere con i lavoratori i frutti dei buoni risultati raggiunti o - a prescindere dai risultati economici - hanno ritenuto di ringraziare le maestranze per i sacrifici compiuti.
A Natale ha suscitato sensazione il caso di Barilla che ha corrisposto 1000 euro supplementari nelle buste paga di tutti i dipendenti, a prescindere dalla tipologia contrattuale, per un esborso complessivo di 11 milioni: il colosso alimentare opera in più di 100 paesi e 4 continenti e dà lavoro a oltre 8.400 persone in 29 siti produttivi (15 in Italia) e 36 uffici commerciali.
Il caso di Barilla non è rimasto isolato. Obi, colosso tedesco del bricolage ha corrisposto nella tredicesima di tutti i 49mila dipendenti (circa 5000 in Italia, 500 in Toscana, una cinquantina in Umbria) varie centinaia di euro come atto di riconoscenza verso i lavoratori che hanno operato in presenza anche durante il lockdown quando i punti vendita restavano aperti per la sola vendita di articoli (ferramenta, illuminazione ecc.) consentiti dai decreti. In particolare l'azienda si è dichiarata grata agli addetti per avere correttamente applicato le normative varate da ciascuno degli 11 paesi in cui la catena è distribuita. La sensibilità del gruppo alla lotta al covid si è poi manifestata nel supporto a ospedali e strutture sanitarie per la fornitura di dispositivi e in azioni di solidarietà verso enti locali e organizazioni di volontariato.
Amazon, che nel periodo di lockdown ha incrementato gli affari in modo esponenziale, consegnando alle case i prodotti che era impossibile acquistare nel periodo di chiusura dei negozi, ha inserito in busta paga 300 euro lorde per ciascun addetto italiano. Ammonta a 50 milioni di dollari l'importo complessivo ripartito in tutto il mondo per la gratifica ai lavorfatori legata all'opera prestata nel periodo del covid.
In Italia anche Diadora, marchio dell'abbigliamento sportivo rilanciato negli ultimi anni dal gruppo Geox, ha erogato la gratifica legata al periodo di lotta al covid: 750 euro a testa per ogni dipendente.
In Toscana, Cromology, azienda di Porcari (Lucca) specializzata nella produzione di vernici e pitture per l'edilizia ha assegnato a ciascun dipendente un bonus extra di 500 euro per ringraziare le maestranze "dell’impegno dimostrato, grazie al quale è stato possibile garantire la continuità dell’attività anche verso i propri fornitori e clienti.
Sempre in Toscana, a Montemurlo (Prato) i 65 dipendenti di Luilor, azienda di tessuti naturali per arredamento hanno trovato l'intera tredicesima in busta paga, malgrado da mesi sia in atto la cassa integrazione. Il gesto dei titolari Marco, Luigi e Lorenzo Biagioni è tanto più significativo, perché proviene da un'azienda che ha dovuto far ricorso alla riduzione degli stipendi.