REDAZIONE CRONACA

Il 5 luglio 1946, quando il mondo conobbe il bikini

Il costume che liberò il corpo delle donne al sole, negli anni ‘50 in Italia era considerato così ‘scandaloso’ che i poliziotti vigilavano, e multavano, eventuali trasgressioni sulle spiagge

L'evoluzione dei costumi

Firenze, 5 luglio 2022 - È stato il sarto francese Louis Reard a partorire il bikini. Immaginava bene che l’effetto sarebbe stato dirompente, e infatti il nome stesso, ‘bikini’, prima di essere quello di un costume, era il nome di un atollo delle isole Marshall, dove in quegli anni gli Stati Uniti erano intenti a condurre dei test nucleari, e dove testarono due bombe all’idrogeno. L’idea era la stessa: testare qualcosa di letteralmente ‘esplosivo’ nella moda estiva femminile.

Era il 5 luglio del 1946 quando il sarto presentò a Parigi, esattamente alla piscina Molitor, questa sua creazione, che in realtà era un perfezionamento del costume a due pezzi messo a punto da Jacque Heim, ulteriormente ridotto da Réard. Prima di diventare un’icona, si gridò allo scandalo. Lo dimostra il fatto che nessuna modella volle sfilare con quel ‘due pezzi’ addosso. Per presentarlo al mondo, quel 5 luglio di 76 anni fa, il sarto francese fu costretto a bussare alla porta del Casino de Paris e ingaggiare una spogliarellista.

In realtà il ‘due pezzi’ non era sconosciuto alle donne, anche nell’antichità. Tra gli antichi greci e i romani era d’uso comune, come mostra mosaico ‘Le fanciulle di piazza Armerina’ del IV secolo a.C , o gli affreschi e le urne del 1400 a .C. In tempi più moderni, in realtà ci volle del tempo prima che questo costume si integrasse pienamente nel guardaroba delle signore. Trascorsero vent’anni prima che fosse accettato nella puritana America, e negli anni ‘50 in Italia il bikini veniva considerato così ‘scandaloso’ che i poliziotti vigilavano, e multavano, eventuali trasgressioni sulle spiagge.

A far sì che questi due pezzi di stoffa liberassero il corpo delle donne al sole, ci pensò il cinema. Su tutte Ursula Andress che nel 1962 in ‘Agente 007 Licenza di uccidere’ lo indossò guadagnandosi la fama di sex symbol mondiale. Il bikini negli anni ha vestito corpi di icone del cinema, da Rita Hayworth in ‘Gilda’ alla 26enne Raquel Welch che indossò un bikini di pelle nel film ‘Un milione di anni fa’. Nel 1958, nel film ‘E dio creò la donna’, la prima diva a irrompere sul grande schermo con un bikini sexy fu Brigitte Bardot. Jane Mansfield posò poi per ‘Life Magazine’, e i due pezzi apparvero in bella mostra anche sulle riviste patinate. Il resto è storia e moda. Il due pezzi è stato realizzato in mille tessuti e in altrettante fantasie, e anche le linee sono cambiate e si sono sempre più ridotte, per permettere un’abbronzatura sempre più evidente.

Nasce oggi

Jean Cocteau nato il 5 luglio 1889 a Maisons-Laffitte. Scrittore francese dotato di talento multiforme, sperimentò vari generi: poesie, opere teatrali, romanzi. Fu anche pittore e regista cinematografico. Ha scritto: “Il verbo amare è uno dei più difficili da coniugare: il suo passato non è semplice, il suo presente non è indicativo e il suo futuro non è che un condizionale”.

Maurizio Costanzo