Omicidi nello Spezzino: così Bedini è fuggito ancora dal carcere. Ma è stato preso

Secondo tentativo di evasione per il 32enne di Carrara accusato di aver ucciso due persone

Le indagini e, nel riquadro, Daniele Bedini

Le indagini e, nel riquadro, Daniele Bedini

Sarzana, 11 agosto 2022 - A mani nude ha scavalcato la recinzione di passeggio per poi arrampicarsi sul muro di cinta e sui condizionatori. Con grande agilità è poi arrivato sul tetto della palestra. Si è appeso ad un lampione e si è lanciato all’esterno della casa circondariale di massima sicurezza del Cerialdo. Conquistata la libertà l’aspirante Papillon, come in un film, si è messo a correre nei campi fino a raggiungere la stazione ferroviaria di Cuneo. Ma è stato bloccato da tre carabinieri in borghese mentre prendeva un treno per Fossano poco prima delle 15. Daniele Bedini, presunto killer delle prostitute di Sarzana ci ha riprovato: trasferito dal carcere della città ligure Villa Andreino proprio per un tentativo di fuga il 15 luglio, martedì mattina si è reso colpevole di un’evasione lampo. I militari l’hanno riconosciuto nonostante lui avesse dato generalità false. Ora è in cella controllato a vista. Ieri il processo per direttissima a Cuneo e il rinvio al 19 agosto.

Bedini non è nuovo a questi colpi di scena: il precedente tentativo a Spezia quasi un mese fa. Il 32enne aveva fabbricato una corda rudimentale con le lenzuola e, approfittando dell’ora d’aria, dopo aver legato la corda a una finestra, si era calato nel vuoto ma le lenzuola non avevano retto il peso, facendolo cadere nel piazzale del carcere.

Sempre più ombre coprono la figura del presunto killer. Il falegname è al suo terzo tentativo di fuga, se contiamo anche quello del 7 giugno quando i carabinieri si erano presentati alla porta di casa e lui aveva provato a scappare dalla finestra perché sospettato degli omicidi di Nevila Pjetri, il primo nella notte tra sabato e domenica 5 giugno a Sarzana, e della trans ’Camilla’ Carlo Bertolotti, avvenuto nelle vicinanze di Marinella di Sarzana la mattina di martedì 7 giugno.

Il carrarino indagato dalla Procura di Spezia per omicidio volontario, si trova in carcere per un altro reato passato in giudicato: la rapina a mano armata nel 2019 all’agenzia di scommesse Terry Bell di Carrara. Una singolare ‘spaccata’, con Bedini che si scusò con il dipendente mentre lo stava rapinando.

Un passato burrascoso alle spalle: oltre alla rapina, anche furti in alcuni bar e una forte dipendenza da cocaina. Bedini era appassionato di motori, cani, tatuaggi e palestra: proprio queste ultime passioni lo hanno tradito perché le telecamere di sicurezza dell’agenzia scommesse hanno registrato il suo maori sull’avambraccio e la camminata da bodybuilder.