Banconote false, smantellato traffico internazionale: 6 arresti e 50 indagati

La stamperia clandestina digitale era in provincia di Napoli ma i soldi falsi venivano messi in circolazione anche a Firenze

Firenze, 13 gennaio 2023 – Una persona arrestata, cinque sono finite ai domiciliari e per altre due è scattato divieto di dimora nella provincia di Napoli. Si è conclusa così un’articolata indagine dei carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria, avviata nel 2018, su un traffico transnazionale di banconote false nell'ambito di una mirata strategia investigativa di contrasto al ‘Napoli Group’, che venivano distribuite anche a Firenze. Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, hanno consentito di accertare l’operatività di un’associazione a delinquere strutturata che gestiva una rete distributiva di banconote false sia con terminali in Italia, nelle province di Firenze, Gorizia, Catania e Salerno, che all’estero, in Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Indonesia, Irlanda, Lettonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spagna e Ucraina. Oggi, 13 gennaio, a conclusione dell'articolata attività investigativa, i militari del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria hanno eseguito un'ordinanza cautelare, su ordine della magistratura di Napoli, arrestato 6 persone ed imposto ad altre due il divieto di dimora nella provincia di Napoli. Tutti sono indiziati per avere creato una associazione a delinquere finalizzata al traffico di valuta falsa e strutturata per la gestione di una rete distributiva contigua alle più temibili filiere produttive partenopee, con terminali in Italia (province di Gorizia, Firenze, Catania, Salerno) e all'estero (Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Gran Bretagna, Indonesia, Irlanda, Lettonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Spagna e Ucraina). La complessa attività investigativa, avviata nel 2018 ha focalizzato i principali collettori distributivi attivati nei marketplace del darknet e social media, mediante pagamenti in criptovalute. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, hanno visto il coinvolgimento di numerosi Stati europei con collaborazione delle autorità austriache ed il finanziamento ed il supporto di Europol. Sono state eseguite numerose perquisizioni nei confronti dei terminali della filiera distributiva localizzati nelle province di Udine, Rovigo, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Barletta-Andria-Trani e Catania. Inoltre, per i terminali localizzati all'estero, nell'ambito della cooperazione internazionale di polizia sono stati interessate le polizie di Austria, Belgio, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna e Lituania. Le investigazioni, condotte con il supporto del Reparto Tecnologie Informatiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche e con il contributo della neo istituita Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, hanno complessivamente consentito di delineare le dinamiche distributive della valuta falsa, attraverso un vendor attivo sui marketplace dal 2012, il quale, ricorrendo a complessi processi di anonimizzazione telematica, gestiva i pagamenti in criptovalute e le conseguenti forniture effettuate da spedizionieri che inviavano plichi e pacchi postali - celando la valuta falsa all'interno di materiale vario come giocattoli, manufatti in legno, ecc. È stata smantellata ad Arzano, in provincia di Napoli, una stamperia clandestina digitale per la produzione di banconote false, attrezzata con apparecchiature come stampanti e computer, altamente performanti, i cui produttori sono stati già arrestati a dicembre 2021. Sono state arrestate finora in flagranza 31 persone che avevano perfezionato l'acquisto delle banconote false sul dark-web, localizzati in Italia e all'estero. Deferiti in stato di libertà complessivamente 50 indagati. Sono stati sequestrati 41 plichi postali all'atto della 

Maurizio Costanzo