GIACOMO BINI
Cronaca

Alluvione, l’azienda ancora ferma: “Qui come il Vajont, la rottura dell’argine ci ha portato via tutto”

Il titolare della Newdress, impresa tessile della zona industriale di Montale: “Chissà quanto ci vorrà prima di ripartire”

Gionata Tempestini, titolare della Newdress di Montale

Gionata Tempestini, titolare della Newdress di Montale

Montale (Pistoia), 31 dicembre 2023 - La Newdress, un’azienda tessile della zona industriale di Montale, dopo due mesi dall’alluvione ha ancora alcuni magazzini pieni di fango. "Qui a Montale non c’è stata una semplice alluvione – dice il titolare Gionata Tempestini – ma una catastrofe come il Vajont: la rottura dell’argine dell’Agna, a pochi metri dalla nostra ditta, ha portato nelle strade e nei capannoni quantitativi enormi di terra e pietre. La mia azienda è stata quella maggiormente colpita. I filati e le pezze che avevamo in ditta sono stati portati via dalla piena. Avevamo investito nel ciclo completo, dalle fibre al tessuto, con macchinari molto moderni che riducevano al minimo il lavoro manuale degli operatori – aggiunge –: ora è tutto completamente da buttare. Siamo fermi e chissà quanto ci vorrà prima di ripartire, i dipendenti sono in cassa integrazione e la stiamo pagando noi: chiediamo almeno che ci venga anticipata".

L’azienda ha 20 dipendenti e circa 6mila metri quadri di capannoni, fa parte di un condominio di una ventina di aziende con circa 500 dipendenti , tutte concentrate nella via Guido Rossa di Montale, che corre proprio lungo l’argine che si è rotto per un tratto di circa cento metri lineari il 2 novembre scorso. La zona è stata investita da un autentico tsunami il 2 novembre e anche il 4, quando il primo tentativo di chiudere la falla dell’argine è fallito a causa delle nuove intense precipitazioni. Le strade e i capannoni, ancora impraticabili, sono stati invasi dal fango. Sono stati portati via circa 20mila metri cubi di terra dalla ditta incaricata dalla Regione, ma ce ne sono altrettanti da rimuovere. Tant’è che le aziende hanno svuotato i loro capannoni a proprie spese: "Ho ancora una ditta al lavoro nei capannoni per togliere il fango – conclude Tempestini –, ma di ripartire con l’attività ancora non se ne può parlare".