Almanacco del giorno: 12 novembre 2003, l’attentato a Nassiriya contro i "soldati gentili"

È stata la strage più grave che ha visto coinvolti i nostri soldati dalla seconda guerra mondiale, passata alla storia come “l’11 settembre italiano”

Il luogo dell'attentato

Il luogo dell'attentato

Firenze, 12 novembre 2021 - Gli italiani erano definiti i “soldati dal volto umano”, perché anche in territorio ostile erano sempre propensi al sorriso e alla mediazione. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che proprio su quei “soldati gentili” stava per scatenarsi l’inferno. Eppure è esattamente quel che accadde il 12 novembre 2003 a Nassiriya, cittadina nel sud dell’Iraq, dove il nostro Paese aveva la base del contingente inviato dopo la guerra a Saddam Hussein.  A perdere la vita in quella che è passata alla storia come la più grave strage che ha coinvolto i nostri soldati dalla Seconda Guerra Mondiale, furono 19 italiani: 12 Carabinieri, 5 soldati e due civili.

L’operazione internazionale denominata ‘Antica Babilonia’, passando come missione di pace, non poteva certo essere aggressiva e blindata come forse sarebbe stato necessario. Di questo ‘vulnus’ approfittarono i terroristi per seminare sangue, morte e distruzione la mattina di quel drammatico 12 novembre. Quando un camion cisterna imbottito di esplosivo mescolato a liquido infiammabile, si lanciò a tutta velocità contro la palazzina di tre piani che ospitava i Carabinieri della Msu (Multinational Specialized Unit). Aveva forzato il posto di blocco all’entrata di base Maestrale, situata nella vecchia sede della Camera di commercio locale. Si è parlato di due o più kamikaze presenti nel mezzo imbottito di oltre 150 di tritolo. In quella folle corsa incontro alla morte, i terroristi hanno aperto il fuoco contro i militari a guardia dell’ingresso e travolto ogni cosa: le barriere, le reti, i fili spinati posti a difesa della struttura. Poi solo un enorme, spaventoso boato. Una gigantesca nuvola di polvere si è alzata dalla terra coperta di sangue e macerie. Nel cortile molti mezzi militari presero fuoco. La terribile esplosione è stata così forte da riuscire non solo a sventrare gran parte dell’edificio, ma anche e danneggiare una seconda palazzina, dove aveva sede il comando. È andato in fiamme anche il deposito delle munizioni. In quel triste giorno, soprannominato “l’11 settembre d’Italia”, sotto le macerie di quel barbaro attentato sono rimasti 12 carabinieri della Msu, cinque uomini dell’Esercito, e due civili: un operatore della cooperazione internazionale e un regista che stava facendo un sopralluogo per un film sulle missioni di Pace.  Rimasero uccisi anche 9 iracheni, una sessantina i feriti.

Ha fatto il giro del mondo l’immagine dello scarpone rimasto appeso sulla rete di recinzione devastata. Appartenevano a uno di quei commilitoni impegnati nel difendere il mondo occidentale dalla piaga del terrorismo, e ad aiutare il popolo iracheno nel ritrovare la libertà e a conquistare la pace. A rileggere le cronache dell’epoca, venne utilizzato più volte – oltre a dolore – anche un altro termine per descrivere quel giorno e quelli a venire: “disillusione”. Unita all’improvvisa e amarissima presa di coscienza di quanta morte, quanto sangue e quanta violenza possono esserci anche in una “missione di pace”.

Nasce oggi

Anne Hathaway nata il 12 novembre 1982 a Brooklyn. Attrice statunitense tra le più apprezzate, ha recitato in film di successo mondiale e nella sua carriera è stata insignita di prestigiosi riconoscimenti tra cui il Premio Oscar come Miglior attrice non protagonista nel 2013 per ‘Les Miserables’.