Arezzo, 10 giugno 2025 – Appello sindacale unitario al senso di responsabilità per il bene della Provincia di Arezzo
Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e CSA, insieme alla RSU della Provincia di Arezzo, rivolgono un appello urgente al senso di responsabilità dei componenti del Consiglio Provinciale e dell'Assemblea dei Sindaci dell'Ente, affinché non si ripeta quanto accaduto venerdì 30 maggio scorso, quando, per mancanza del numero legale nella seconda convocazione del Consiglio, non è stato approvato il Rendiconto di Gestione 2024.
La mancata approvazione del rendiconto ha causato un blocco operativo dell’Ente, con gravi conseguenze per l'intero territorio provinciale. Nonostante la presenza di risorse vincolate in bilancio, destinate a fondamentali opere pubbliche, tali fondi non possono essere utilizzati. Questo stallo si aggiunge alle difficoltà strutturali già in essere a seguito della Legge 56/2014 (cosiddetta “Legge Delrio”), i cui effetti sono ben noti. In particolare, il blocco del rendiconto comporta:
• L’interruzione di importanti interventi infrastrutturali finanziati con fondi PNRR, riguardanti scuole, strade e opere pubbliche, con il rischio concreto di dover restituire le risorse in caso di mancato rispetto delle tempistiche previste per legge;
• Il blocco delle procedure finanziarie interne necessarie per la prosecuzione di appalti e manutenzioni su strade e edifici scolastici, con potenziali ripercussioni sulla sicurezza di cittadini, studenti e lavoratori;
• Lo stop alle assunzioni di personale già programmate, negando ai giovani del territorio opportunità di lavoro stabile nella pubblica amministrazione e aggravando ulteriormente il carico di lavoro di un organico già ridotto del 40% negli ultimi anni;
• Il blocco degli adempimenti interni legati alla gestione del personale, che da tempo opera in condizioni di crescente difficoltà, a fronte di competenze e obblighi in costante aumento.
La Provincia di Arezzo svolge un ruolo essenziale nell'erogazione di servizi pubblici fondamentali. Per questo, è indispensabile che la politica assuma con serietà le proprie responsabilità istituzionali, evitando logiche di contrapposizione che nulla hanno a che vedere con l'interesse collettivo.
Le scriventi sigle sindacali e la RSU chiedono con forza a tutte le forze politiche, senza distinzione di appartenenza, di superare lo stallo venutosi a creare e di agire con spirito costruttivo e unitario per ristabilire la piena funzionalità dell'Ente. È in gioco non solo la realizzazione di opere pubbliche strategiche, ma anche il rispetto dei diritti dei lavoratori e l'efficienza dei servizi resi ai cittadini.
Si ricorda, infine, che l'attuale Presidenza è stata eletta proprio dalla componente politica oggi in carica: è quindi doveroso che la stessa maggioranza si attivi per rimuovere l'impasse e garantire la continuità amministrativa.