Anoressia, Alba: "Ce l’ho fatta a uscire. Noi valiamo più di calorie e peso"

La testimonianza di Alba, 21 anni, che con coraggio e determinazione è riuscita a uscire dal tunnel dei disturbi alimentari

Alba, 21 anni, ha vinto la sua lotta contro l'anoressia

Alba, 21 anni, ha vinto la sua lotta contro l'anoressia

Firenze, 20 settembre 2019 - Alba ha 21 anni e oggi incarna tutta la potenza di un inno alla vita. Fino a cinque mesi fa era ricoverata in un letto di ospedale, alla Casa della salute di Empoli, per tenersi aggrappata alla vita tramite un sondino che l’alimentava. Era arrivata a pesare 38 chili e ingeriva ogni giorno poco più di 300 calorie. Piano piano ha raccolto tutte le sue forze per non sentire più quella vocina che ancora tenta di sussurrarle: «Sei grassa». Quella voce Alba la senti sempre?  «Spesso, ma non l’ascolto, ho capito che è la malattia che parla. Certo non sempre è semplice a volte mi guardo allo specchio e mi vedo le cosce enormi poi faccio un respiro e mi dico: ‘Alba, non è l’immagine reale’». Sei stata coraggiosa, ti sei mostrata su Instagram col sondino al naso e hai aperto un canale You Tube per raccontare la tua lotta contro l’anoressia. «Ho sempre scritto tanto ma durante la malattia non ero più in grado di farlo. Ero troppo debole. Allora ho iniziato a fare dei video (link al canale Youtube) in cui raccontavo come stavo, non avevo intenzione di renderli pubblici, servivano a me. Poi quando ho iniziato il percorso di guarigione ho pensato che potessero essere d’aiuto a chi sta tentando di uscire da questo inferno. Spero che i miei video possano far scattare il ‘Ce la posso fare anche io’» . Cosa ti ha portato all’anoressia? «E’ stato un passaggio graduale e inconsapevole. Non volevo certo dimagrire per fare la modella. Ho iniziato ad avere un controllo sempre più serrato sul cibo, forse per eliminare un po ‘di pancetta che mi faceva sentire insicura. Quando ho preso coscienza del disturbo era già troppo tardi».  I social hanno peggiorato la malattia? «Sicuramente sì, essere bombardati da foto di modelle magrissime che pubblicizzano prodotti per dimagrire e ti fanno vedere che mangiano solo un piatto di insalata non aiuta, anzi ti fanno sentire inadeguata». Un messaggio che vuoi mandare a chi sta lottando? «Non siamo noi sbagliate, è la malattia. Valiamo molto più di un numero, peso o caloria che sia».

SERENA VALECCHI