Almanacco del giorno: 20 agosto 2018, Greta Thunberg inizia la sua lotta per il clima

Ecco da cosa nasce la sua protesta, chi è e come vive la ragazza che ha dato il via alla lotta mondiale contro il riscaldamento climatico

Greta Thunberg

Greta Thunberg

Firenze, 20 agosto 2021 - Tutto è cominciato il 20 agosto 2018, su un marciapiede davanti al parlamento di Stoccolma. Qui, per la prima volta, quel giorno si siede Greta Thunberg. Ha soli quindici anni e un cartello con la scritta “Sciopero scolastico per il clima”. Frequenta il nono anno a Stoccolma, quando proclama il suo sciopero: non andrà più a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018 in Svezia, in segno di protesta contro il cambiamento climatico. Nessuno avrebbe potuto mai immaginare che quella ragazza avrebbe dato il via a un movimento di lotta di portata mondiale per l’ambiente, diventando ben presto un’icona green famosa nel mondo, una vera e propria paladina delle lotte contro il cambiamento climatico.

Il 20 agosto del 2018 Greta aveva preso la decisione di scioperare dopo che delle forti ondate di calore avevano colpito il suo Paese, la Svezia, favorendo anche incendi nei boschi. Quello che chiedeva al governo svedese, era di ridurre le emissioni di anidride carbonica, come previsto dall’accordo di Parigi. Tutti i venerdì, da sola, animata dalla convinzione che bisognava andare avanti a tutti costi, la giovane attivista portava avanti la sua protesta contro il riscaldamento globale. Ma settimana dopo settimana, il suo sciopero catalizzò l’attenzione di decine di ragazzi della sua scuola, che nell’arco di poco tempo, anche grazie ai social, divennero centinaia in Svezia, e poi migliaia in Europa, e addirittura milioni in tutto il pianeta, fino in Australia. Il suo sciopero fa il giro del mondo dando vita a un movimento studentesco internazionale. Giovani ragazzi di ogni Paese iniziano a scegliere il venerdì per manifestare contro il cambiamento climatico: è così che nasce il movimento a lei ispirato dei ‘Fridays for Future’. Intanto il 9 settembre 2018 arrivano le elezioni, ma Greta non smette di scioperare, tornando ogni venerdì davanti al Riksdag di Stoccolma.

Greta, che ha mostrato come da un’azione solitaria si possa fare moltissimo, è diventata, proprio grazie alla sua eccezionale tenacia e determinazione, un’icona assoluta tra i giovani della sua generazione. Prima che la pandemia rappresentasse il nemico numero uno del pianeta, a soli 17 anni era riuscita a riportare in cima alle priorità l’agenda sul clima, le problematiche del global warming e lo sfruttamento delle risorse del pianeta. “Non sono la bambina arrabbiata che urla davanti ai leader mondiali, non sono come alcuni media mi rappresentano, sono una ragazza timida, studiosa, una nerd che ha a cuore il presente e il futuro del Pianeta e dunque anche il mio”, disse Greta tornando a frequentare il ginnasio dopo l’anno sabbatico, il 2019, in cui ha fatto cose che a metterle in fila sono davvero incredibili. Come entrare nelle aule del potere globale, da Strasburgo alla Commissione Europea, dall’Eliseo a Parigi all’Onu a New York. Il 6 ottobre 2018 partecipa alla manifestazione Rise for Climate davanti al Parlamento europeo a Bruxelles. Il 31 ottobre dello stesso anno, parla anche alla manifestazione organizzata da Extinction Rebellion a Londra, e poi il 4 dicembre alla Cop 24, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si tiene a Katowice, in Polonia. Dove, rivolgendosi ai leader mondiali, non risparmia parole dure: “L’anno 2078 celebrerò i miei 75 anni, se avrò figli, forse passeranno quella giornata con me. Forse mi chiederanno di voi, forse mi chiederanno perché voi non abbiate fatto nulla, mentre c'era ancora il tempo per agire”.

Il 25 gennaio 2019 porta il tema del cambiamento climatico intervenendo al Forum mondiale economico di Davos, il 21 febbraio è di nuovo a Bruxelles, dove davanti all’allora presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker dice: “I vostri impegni non bastano”. L’agenda di Greta è fitta di impegni, il primo marzo è ad Amburgo e il 14 dello stesso mese arriva la notizia che tre parlamentari norvegesi l’hanno proposta per il Premio Nobel per la Pace. Il 15 marzo 2019 è di nuovo nella sua Stoccolma in occasione dello sciopero mondiale per il futuro, al quale aderiscono 700 città da 100 Paesi, e il 16 aprile si rivolge di nuovi ai politici intervenendo alla commissione Ambiente del Parlamento europeo. A Palazzo Madama, nel suo intervento al Senato dice: “Siamo scesi in piazza non perché possiate farvi i selfie, ma perché agiate”. Tra agosto e settembre 2019 è a New York per partecipare al summit sul clima delle Nazioni Unite del 23 settembre, ma rifiuta di prendere l’aereo: per la traversata dell’oceano verso gli Stati Uniti preferisce un mezzo a basso impatto ambientale come una barca a vela, sulla quale farà un viaggio di due settimane, in mare aperto e con ben pochi comfort e servizi. Partecipa all’udienza generale di Papa Francesco, incontra Barack Obama. A New York Greta guida le manifestazioni che il 20 settembre del 2019 vedrà migliaia di persone scendere in piazza in circa 150 diversi Paesi per lo “sciopero globale” in vista del summit Onu sul clima. E poi a Madrid, dove si tiene la Cop 25, e sulle strade di Torino accanto ai suoi coetanei italiani per i Fridays for Future. A dicembre 2019, Greta viene scelta come Persona dell’anno e finisce sulla copertina del Time, il suo è un primato: è infatti la più giovane personalità di sempre mai scelta dal magazine. Una storia eccezionale a cui è stato reso omaggio anche con un film dal titolo ‘I Am Greta’, di Nathan Grossman,  presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.

Ma chi è Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg? E come vive questa giovanissima attivista icona green? Nata a Stoccolma, è figlia della cantante d’opera Malena Ernman e dell’attore Svante Thunberg, a cui ha imposto di diventare vegani. A 13 anni le viene diagnosticata la sindrome di Asperger. Il suo stile di vita è un esempio di anti-consumismo per eccellenza. “Non faccio shopping. Le uniche cose nuove che possiedo, le ho ricevute o prese in prestito da qualcuno. Limito i miei acquisti per ridurre il mio impatto ecologico. Non compro nulla, solo cibo. Se devo fare un regalo, me lo fabbrico da sola. Ho un cellulare, ma è di cinque, sei anni fa, e l’ho ricevuto da qualcuno che non lo usava più”, ha detto in una intervista. Greta non acquista bottigliette di plastica dell’acqua ma esce di casa con una borraccia in acciaio, tipo quelle da trekking, come ormai fanno in molti e perfino le università le distribuiscono. La ragazza, che ora ha 18 anni, si sveglia alle sei e mezza: “Faccio colazione e controllo le notizie - ha raccontato -. Vado a scuola e torno molto stanca, perché a causa della mia malattia quando ho tanta gente intorno, mi stanco molto. Ma ovviamente devo fare i compiti, scrivere discorsi, mandare messaggi, organizzare manifestazioni. Poi ceno”. Cosa piace mangiare a Greta? “Mangio cibo molto basico, vegano - ha spiegato  -. Non mi piace il cibo ricercato. Mangio cibo molto semplice, riso, fagioli. Non mi piacciono le salse. Poi di solito vado a letto presto e crollo addormentata”.

Nasce oggi

Arisa, nata il 20 agosto 1982 a Genova. Cresciuta a Pignola, il suo vero nome è Rosalba Pippa. Dopo aver vinto la categoria ‘Nuove proposte’ al Festival di Sanremo del 2009 con il singolo ‘Sincerità’, è iniziata una carriera di grande successo. Nel 2014 trionferà a Sanremo tra i big col brano ‘Controvento’. Cantante, attrice, personaggio televisivo, ha detto: “Quel che penso è che tutte le cose sulla Terra abbiano una collocazione precisa e una forza particolare, tutto è energia che si muove”.