
Luca Ricci
FIRENZE, 21 maggio 2021 - È il settore che ha risentito maggiormente delle conseguenze economiche del Covid. Sia per quanto riguarda i viaggi da organizzare in Italia, al mare in montagna, o all’estero, che nel comparto denominato incoming, ovvero tra chi si occupa degli arrivi nella nostra città. Il turismo e tutto l’indotto che vi ruota intorno provano ora a ripartire. «Finalmente si rivedono persone in agenzia, ed è già una splendida notizia dopo mesi di nulla – racconta Andrea Giannetti, dal 1982 titolare della Follow me – Purtroppo la stragrande maggioranza si affaccia solo per avere informazioni. C’è ancora molta paura nel prenotare e chi lo fa vuol essere sicuro che, di fronte ad un nuovo aumento dei contagi, riavrà indietro la caparra versata. Prevalentemente ci chiedono Italia, mare in particolar modo. Da un anno a questa parte abbiamo perso, in sostanza, il 90% dei nostri guadagni".
Numerose le agenzie che hanno dovuto chiudere, alcune in modo definitivo, altre lasciando il fondo che occupavano, ma mantenendo licenza. Nella speranza di riaprire una volta terminata la pandemia. "Rispetto a due settimane fa va benissimo, ma siamo ancora ben lontani dai livelli normali. – sostiene Luca Ricci, dal 1985 titolare della Novevietravel - Si vede qualcuno. C’è interesse. Siamo positivi e vogliamo credere che la ripartenza sia a portata di mano. Siamo riusciti anche a concludere qualche prenotazione. Novanta per cento vuole restare in Italia, mare e montagna direi sessanta quaranta. Stamani abbiamo prenotato dei biglietti per andare in Sicilia e abbiamo dovuto spiegare al cliente che la situazione di oggi non è detto sarà quella della partenza, tra dieci giorni". Hanno resistito prevalentemente le agenzie storiche, quelle sul mercato da almeno trent’anni, con una clientela fissa. "Eravamo a zero, quindi anche zero virgola uno è già qualcosa – dice Claudio Merciai, titolare dal 1982 della Clamer travel club - Ci chiedono soprattutto l’Italia, e questo è un problema, perché da anni chi prenota albergo e viaggia con la propria auto si muove autonomamente, senza intermediari, attraverso internet. Il nostro valore aggiunto sono i viaggi lunghi, di quindici o ventuno giorni, in Africa piuttosto che negli Stati Uniti-"
Vi è poi chi lavora esclusivamente su Firenze e sui turisti che vengono in Toscana. «La vera ripartenza ci sarà a settembre – sottolinea il tour operator Massimiliano Frusco – Le città d’arte, d’estate, non piacciono agli italiani. Qualche possibilità in più per i viaggi enogastronomici. La speranza è che dall’autunno possano tornare le fiere".