
Ragazzi alla leva (foto Ansa)
Firenze, 1 luglio 2022 - Il 1 luglio del 2005 termina in tutta Italia il servizio militare obbligatorio. La leva militare rimaneva dunque aperta solamente ai giovani volontari.
Il servizio militare obbligatorio era stato ufficialmente istituito a giugno del 1875 . In pratica, tutti i maschi dal 17esimo anno di età venivano iscritti nelle liste di leva e aspettavano la ‘visita’, ossia la chiamata dei cosiddetti ‘tre giorni’. I ragazzi della classe 1985 furono le ultime reclute, e si presentarono nelle caserme di Firenze, Chieti e Sulmona a dicembre del 2004. La legge del 2005 consentiva anche a chi era in sevizio attivo la cessazione dal servizio, bastava farne richiesta.
La cosiddetta ‘legge Martino’ ha di fatto sospeso il servizio militare obbligatorio due anni prima la professionalizzazione delle forze armate, che sarebbe dovuta avvenire a partire dal 2007. E così la naja, che era stata istituita assieme al Regno d’Italia, andò in soffitta dopo quasi 144 anni. Come spiegò il fautore della legge, l’ex ministro della Difesa, Antonio Martino, quella legge era oramai divenuta inevitabile, almeno per due ordine di ragioni: da una parte, nel momento più importante della loro vita, e una volta terminati gli studi, fermava i giovani per un anno intero, laddove avrebbero voluto impiegare quel tempo per trovare un lavoro; e dall’altra non rafforzava le forze armate, la cui attività prevalente si attuava proprio nelle missioni all’esterno. Ma in questo tipo di missioni, come sottolineò il ministro della Difesa dell’epoca: “Sono richiesti professionisti addestrati”. Da quel momento in avanti dunque, le porte delle caserme si aprivano solo a coloro che, effettivamente, avevano intenzione di intraprendere la carriera militare. Che i tempi erano oramai maturi per questa svolta, lo dimostra il fatto che il percorso parlamentare fu agevole, e la legge non incontrò particolari obiezioni da parte delle forze politiche.
Nasce oggi
George Sand nata il 1 luglio 1804 a Parigi. Pseudonimo di Amantine Lucie Aurore Dupin, è stata una nota scrittrice francese. Sposata diciottenne al barone Dudevant, lo abbandonò per vivere liberamente: celebri i suoi amori con Mérimée, Musset e Chopin. La sua vastissima produzione passa dal sentimentalismo alla digressione sociale e filosofica, ai romanzi campestri. Ha scritto: “La semplicità è la cosa più difficile da ottenere a questo mondo: è l’estremo limite dell’esperienza e l’ultimo sforzo del genio”.
Maurizio Costanzo