Scuola a Firenze, Cgil: "Sos accorpamenti. Si rischiano chiusure"

I nuovi parametri introdotti dalla legge di bilancio tolgono l'autonomia a una ventina di istituti tra Firenze e provincia. Il caso più eclatante sarebbe l'unione tra Michelangelo e Galileo

Scuola (foto di repertorio)

Scuola (foto di repertorio)

Firenze, 3 febbraio 2023 - Sono una ventina gli istituti tra Firenze e provincia che rischiano di essere accorpati. “Così si diminuiscono ancora di più i servizi nelle zone più periferiche”, lancia l’allarme l’Flc-Cgil. In gergo tecnico si chiama “razionalizzazione della rete scolastica”, ma in pratica, osservano dal sindacato, si tratta di risparmi sul personale scolastico, tra l’altro sanciti dall’ultima legge di bilancio. Ecco che, in base al nuovo parametro che prevede almeno 900-1000 studenti per avere una scuola autonoma e dunque un proprio dirigente, si va verso accorpamenti, ovvero unioni di scuole. Con un unico dirigente chiamato a capo di due istituti. 

“E’ micidiale la portata di questo intervento, contro cui il 16 dicembre scorso abbiamo scioperato - attacca Emanuele Rossi, segretario generale Flc-Cgil scuola -. In tanti casi accorpare le scuole vuol dire che nei luoghi più periferici alcune verranno proprio chiuse. Non sarebbe nemmeno la prima volta. Ad esempio lo scorso giugno il comprensivo Empoli ovest ha chiuso un plesso di una frazione per mancanza di Ata, costringendo le famiglie a portare i figli altrove”.

Il sindacato, basandosi sui dati ad ora disponibili sul sito dell’Ufficio Scolastico Regionale, e nell’attesa dei dati derivanti dalle iscrizioni, ha fatto una stima provvisoria su quali scuole siano maggiormente a rischio accorpamento tra città e provincia, in base ai parametri introdotti e salvo interventi ad hoc della Regione. A Firenze città figurano i comprensivi don Milani, Gandhi e Calamandrei, oltre all’Educandato Santissima Annunziata a Poggio Imperiale e alle superiori Galileo, Michelangelo, Salvemini-Duca d’Aosta, Gramsci, Saffi. Nel Mugello ci sono i comprensivi di Marradi, Vicchio, Firenzuola, Dicomano, oltre alla scuola superiore Chino Chini di Borgo San Lorenzo; nella Val di Sieve si individuano i comprensivi di Rufina e Pelago; nell’empolese, il comprensivo Gonnelli di Gambassi e quello di Capraia e Limite. Ci sono poi decine di altre scuole che potranno incorrere in rischio accorpamento nei prossimi anni, a seconda dell’andamento delle iscrizioni.

“Accorpare gli istituti e tagliare sugli organici significa aumentare le diseguaglianze già presenti anche nella nostra regione. La scuola, insieme alla sanità, è un presidio fondamentale dello Stato e per la cittadinanza, che andrebbe difeso”, afferma Rossi. Che aggiunge: “Questa situazione è solo l’antipasto di ciò che rischia di accadere con i piani sull’autonomia differenziata: la Flc sta contrastando da tempo questa prospettiva, con il sostegno alla raccolta firme per la legge di iniziativa popolare promossa del Coordinamento per la democrazia”.