20 marzo, oggi l’equinozio di primavera. E la notte di Pasqua scatta l’ora legale

Cos’è e a che ora scatta l’equinozio. La primavera tornerà a iniziare il 21 marzo solo nel 2100

Primavera e ora legale

Primavera e ora legale

Firenze, 20 marzo 2024 - L’inverno è finito: oggi, 20 marzo, entra la primavera. In anticipo secondo la tradizione, che fissa la data di inizio il 21 marzo. In realtà non c’è una data precisa, ma oscilla tra il 19 e il 21 marzo. Cos’è e a che ora scatta l’equinozio di primavera L’equinozio di primavera, che cade oggi, è un giorno caratterizzato da 12 ore di luce e 12 di buio, proprio come l’equinozio di autunno. In realtà, più che indicare una intera giornata, è un momento astronomico preciso, un singolo istante. Quello cioè in cui il Sole attraversa l'equatore celeste, che può essere considerato come la proiezione della linea dell'equatore terrestre sulla sfera celeste: ecco perché, oltre alla data, gli equinozi hanno anche un orario ben preciso. Oggi l'equinozio di primavera scatta esattamente alle 04,06 ora italiana. Significato e origini La parola equinozio deriva dal latino ‘aequinoctium’, che significa appunto “notte uguale (al dì)”. Il giorno in cui cade l'equinozio, inoltre, è l'unico dell'anno in cui il Sole sorge esattamente a Est e tramonta esattamente a Ovest, e in cui il cosiddetto 'terminatore', la linea immaginaria che separa la metà della Terra illuminata dal Sole da quella al buio, passa precisamente per i due poli terrestri. Ciò significa che la luce solare tornerà a illuminare il Polo Nord, mentre al Polo Sud l'equinozio di primavera coincide con l'inizio della lunga notte antartica. La primavera inizierà il 21 marzo solo nel 2100 Secondo la tradizione, la primavera arriva il 21 marzo, ma in realtà questo non accade più dal 2007 e, a partire dal 2044, l'equinozio primaverile potrà anticipare ulteriormente il suo arrivo al 19 del mese. Questo fenomeno è dovuto allo sfasamento tra calendario e anno siderale: la Terra, infatti, compie un giro completo intorno al Sole in 365 giorni e 6 ore, un ritardo che si accumula e che viene poi recuperato ogni quattro anni, con l'aggiunta del 29 febbraio. Per questo motivo, l'equinozio può cadere tra il 19 ed il 21 marzo. Per tornare in linea con la tradizione dovremo aspettare il 2100, anno che riporterà l'arrivo della primavera al 21 marzo. Evento unico a Firenze: Equinozio in Santa Maria Novella A Firenze – oggi alle ore 11,45 - si potrà assistere ad uno evento unico, che accade solo una volta l’anno (nuvole permettendo): l’osservazione della manifestazione solare direttamente nella basilica di Santa Maria Novella. L’illustrazione, per sua natura scientifica, sarà tenuta da Simone Bartolini, esperto in materia. Guiderà il pubblico alla conoscenza delle Meridiane della basilica, progettate nel XVI secolo dall'illustre cartografo e astronomo domenicano fra Egnazio Danti, già cartografo alla corte di Cosimo I de Medici che pose sulla facciata alcuni strumenti scientifici di varie forme e natura che ancora oggi continuano a calcolare il tempo e a meravigliare chi li osserva. Bartolini guiderà all’osservazione del passaggio della luce solare in basilica. Ingresso gratuito all'evento per tutti coloro che presenteranno la locandina stampata o direttamente dal cellulare (link per scaricare la locandina https://www.smn.it/it/eventi/l-equinozio-in-santa-maria-novella/). Quando torna l’ora legale Con l’arrivo della primavera torna l’ora legale. Quest’anno però il cambio d’ora avviene in una notte speciale, scatterà infatti tra sabato 30 marzo e la domenica di Pasqua, 31 marzo. Le lancette degli orologi dovranno infatti essere spostate di un’ora avanti, dalle 2 di notte alle 3. Perderemo dunque un’ora di sonno ma il lato positivo è che le giornate si allungheranno e avremo più luce la sera. Nasce oggi Ovidio nato il 20 marzo 43 avanti Cristo a Sulmona. Già dai suoi contemporanei era considerato uno tra i più grandi poeti romani, ma Augusto lo relegò a Tomi in seguito a uno scandalo. Ha scritto: “Nulla è più duro d'una pietra e nulla più molle dell'acqua. Eppure la molle acqua scava la dura pietra”.