
Manuel Winston Reyes e Alberica Filo Della Torre
Firenze, 10 luglio 2022 - Era il 10 luglio del 1991 quando si consumò uno dei delitti più clamorosi della storia della cronaca nera e giudiziaria della capitale, ai danni della regina dei salotti romani: Alberica Filo della Torre. Un delitto che rimase un mistero per ben venti anni, in cui non mancarono false piste, colpi di scena, indagini su presunti conti correnti miliardari, sospetti amorosi, presunti intrecci coi servizi segreti. E anche gioielli spariti nel nulla.
Proprio nel giorno in cui la contessa avrebbe dovuto festeggiare dieci anni di matrimonio col costruttore romano Pietro Mattei, il killer la uccise. Entrò nella villa avvolta nel verde, varcò la porta della stanza da letto della contessa quarantaduenne, la strangolò e poi la colpì alla testa con uno zoccolo. Ed ecco che la villa, in cui fino a un attimo prima si respirava aria di festa, si trasformò in una scena del crimine.
Era estate e sembrava una mattina di luglio come tante: i due figli piccoli si trovavano in casa e avevano appena fatto colazione, Mattei invece era andato al lavoro. Nella villa fervevano i preparativi, c’erano anche alcuni operai al lavoro per preparare nei minimi dettagli la festa che si sarebbe dovuta tenere in serata. Il terrore invase gli occhi della domestica filippina, quando si decise a bussare alla porta della nobildonna e scoprì il delitto: la contessa aveva un lenzuolo pieno di sangue intorno alla testa e, riversa per terra, il volto sulla moquette verde del pavimento.
Subito partirono le indagini, ma un groviglio di piste diverse finì per coinvolgere personaggi di tutti i generi, dal domestico filippino fino a funzionari dei servizi segreti. Venne sfiorato dai sospetti anche il marito della contessa, poi l'indagine si rivolse anche verso un vicino di casa, ma senza esito. A fare da sfondo a quell’omicidio avvolto nel mistero, il riserbo di uno dei più esclusivi quartieri romani. Si cercò nel passato della donna alla ricerca di scheletri nell’armadio, ma non venne fuori nulla. Era il 2005 quando fu archiviata la prima inchiesta sul delitto dell’Olgiata.
L’anno dopo, nel 2006, furono avviati ulteriori accertamenti, che però non ebbero seguito. Vennero poi riesaminati i reperti con nuove tecnologie, per vedere se potevano essere rimaste eventuali tracce organiche. E proprio grazie a questo ci fu la svolta: sul lenzuolo insanguinato venne rilevato il Dna di un uomo: si trattava dell’ex domestico di casa Mattei, Manuel Winston Reyes, incastrato da prove incontrovertibili.
Il 14 novembre 2011, reo confesso dell'omicidio di Alberica Filo Della Torre, venne condannato con rito abbreviato, che consente uno sconto di un terzo della pena, a 16 anni di reclusione per l’accusa di omicidio volontario. La procura aveva chiesto per l’ex domestico filippino, la condanna all’ergastolo. La causa dell’omicidio? Secondo quanto riferì l’uomo, la nobildonna avrebbe reclamato da lui un debito, e quella richiesta accese la sua furia omicida. Il reato di rapina venne invece prescritto.
Nasce oggi
Marcel Proust nato il 10 luglio 1871 a Neully Auteuil Passy. Grande scrittore francese, autore tra le molte opere del romanzo ‘Alla ricerca del tempo perduto’, secondo Proust solo nella memoria l’uomo può cogliere con un unico sguardo le incessanti trasformazioni alle quali il tempo sottopone fatti, persone e sentimenti. Ha scritto: “Non smettere di cercare ciò che ami, o finirai per amare ciò che trovi”.
Maurizio Costanzo