GIOVANNI BOGANI
Cosa Fare

Veronesi e il suo festival del cinema "Folle d’amore per Castiglione"

Tra gli ospiti Gabriele Muccino, Valeria Golino e Isabella Ferrari. Il ricordo di Fancesco Nuti. "Senza di lui non sarei qui"

Veronesi e il suo festival del cinema "Folle d’amore per Castiglione"

di Giovanni Bogani

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA

"Lo dico sempre: amo Castiglione della Pescaia, e voglio un posto nel cimitero di Castiglione. L’ho già detto a tutti, anche al sindaco, lo ripeto sempre. Mi sono anche scelto il posto…".

Giovanni Veronesi scherza, ma dice anche sul serio. E intanto, a sessantun anni, lui – sceneggiatore, regista, qualche volta attore con risultati sorprendenti – regala ancora una volta a Castiglione della Pescaia un festival di cinema. Che si svolgerà dal

24 al 30 agosto.

Qual è stato il punto di partenza, per decidere di essere, anche, organizzatore e direttore di festival?

"Sono cresciuto a Castiglione, tutte le estati le ho passate qui, nella casa di mio padre a Roccamare. Qualche anno fa mi sono preso la responsabilità di mettere su un festival, di chiamare alcuni amici, colleghi, di creare una ‘cosa’ che sia bella per la gente".

Quest’anno è scomparso il suo grande amico Francesco Nuti.

"Senza Francesco non sarei qui, non avrei mai scritto il primo film, non avrei mai diretto, non avrei conosciuto questo mondo e non ne avrei fatto parte. Avevo vent’anni quando sono andato a bussare alla sua porta: per quindici anni ho scritto i film per lui, con lui. Per quindici anni abbiamo vissuto quasi in simbiosi. Una serata dedicata a Francesco è un piccolo segno del mio amore per lui: ma ogni giorno ci penso, a Francesco. Durante i sedici anni della sua malattia, sono andato a trovarlo tutte le volte che ho potuto".

Quali saranno gli ospiti di questa edizione?

"Verranno Gabriele Muccino, Valeria Golino, Isabella Ferrari, Piera Detassis – la presidente dell’Accademia David di Donatello – che condurrà gli incontri. E Vinicio Capossela, che chiuderà la manifestazione il 30 agosto con un concerto sulla spiaggia".

Il festival è anche dedicato a tre uomini di mare e di parola che furono anche giornalisti de La Nazione.

"Il primo è Claudio Carabba, ideatore e fondatore del festival, un critico che spesso strapazzava i miei film ma smepre con intelligenza. Il premio per il miglior cortometraggio sul tema del mare è dedicato al giornalista Mauro Mancini, scomparso dopo un naufragio, nel corso di una avventura con il velista Ambrogio Fogar. Dal 2019 è stato creato poi il premio speciale Guido Parigi, per molti anni capocronista a Siena, per il miglior cortometraggio di taglio giornalistico".