Unicoop Firenze lancia petizione per abbassare l'Iva sui prodotti di assorbenza femminile

Unicoop Firenze rilancia petizione per abbassare l'Iva sui prodotti di assorbenza femminile al 5%, sostenuta da autorità locali e promuove parità di genere. Coop mantiene l'Iva al 5% sui propri prodotti fino al 2024. Iniziative per supportare le donne sul lavoro.

Dopo il rialzo dell’Iva sui prodotti di assorbenza femminile, in occasione della Giornata internazionale della Donna, Unicoop Firenze rilancia la petizione Il ciclo è ancora un lusso!, sostenuta da Coop fin dal 2021 nell’ambito della campagna Close the Gap. Riduciamo le differenze, per chiedere al Governo il definitivo abbassamento al 5% di questi prodotti, al pari di altri beni di prima necessità. Alla presenza di Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza Unicoop Firenze, hanno aderito all’iniziativa anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il sindaco di Firenze Dario Nardella che, nella sala soci Coop di Firenze, hanno firmato la petizione, invitando i cittadini ad aderire, con un gesto concreto a sostegno della parità di genere. Tra le firmatarie anche la capo di Gabinetto della Regione Toscana Cristina Manetti e l’assessora all’Educazione e Welfare di Firenze Sara Funaro.

Dopo la decisione di rialzare l’Iva al 10%, Coop si è impegnata a neutralizzare l’aumento mantenendola al 5% sui prodotti a marchio Coop da gennaio va fino a maggio 2024.

"Nel 2024 è stato fatto un passo indietro per questo abbiamo deciso di rilanciare la petizione con l’obiettivo di raggiungere un milione di firme – sottolinea Mori -. Ci auguriamo di riuscire a far riconsiderare l’Iva su un genere che per le donne è assolutamente necessario" (firme al link https://www.coop.it/stop-tampon-tax).

Oggi 5.601 donne lavorano in Unicoop Firenze, il 65% del totale degli addetti: dal 2023 la cooperativa ha previsto quattro settimane aggiuntive di paternità retribuita al 100% e altri 30 giorni di congedo parentale facoltativo, ed è stata confermata la possibilità di richiedere, in occasione della maternità/paternità, 6 ulteriori mesi di assenza per aspettativa non retribuita.

Rossella Conte