Turisti entusiasti per Piero della Francesca. O meglio: delle meraviglie

A Arezzo, l'emozione di fronte al capolavoro di Piero della Francesca, la Leggenda della Vera Croce, suscita ammirazione e gratitudine tra i visitatori. La fase di ripulitura degli affreschi offre un'occasione unica per immergersi nell'arte rinascimentale.

"Non ci sono parole", scrive Marzia. Ma c’è chi le trova ed esclama: "Capolavoro!". C’è perfino chi rilancia l’eco della meraviglia in fiorentino: "Gli è di nulla!". Pagine che riempiono il libro dei commenti, della stessa meraviglia che regala la visita speciale sui ponteggi: lassù nella cappella Bacci dove Piero della Francesca ha consegnato al mondo e ai secoli il suo capolavoro: la Leggenda della Vera Croce. Sono le frasi che i visitatori lasciano alla fine dell’incontro "all’altezza di Piero", occasione unica per ammirare a pochi centimetri la regina di Saba che ha occhi sognanti ma velati, rattristati dalla premonizione sul legno della Croce che servirà per il sacrificio di Cristo. O, poco più in alto, i volti di due giovani: dialogano in un gioco di sguardi che dischiude l’amore, si riconoscono, occhi negli occhi. E ancora: un soldato è a terra nel campo di battaglia, ha il capo chino e dal collo scendono rivoli di sangue vermiglio, tutto intorno il caos. Piero parla e racconta, centimetro per centimetro: usa il rigore geometrico del calcolo e della prospettiva che sa congiungere al’esplosione dei colori e la luce. La luce attraversa le pareti della Cappella Bacci, accende le scene e trasmette un’intensità unica. Sono tante finestre, spalancate sulla storia del tempo e sulle vicende legate alla Leggenda della Vera Croce. Scene che fino al 12 marzo si possono ammirare durante la fase di ripulitura alla quale gli affreschi periodicamente vengono sottoposti. Occasione straordinaria, nata dall’idea del direttore del Polo museale toscano Stefano Casciu e i vertici della Fondazione Intour che gestisce i musei statali aretini. Le visite sono sold out da mesi e sul sagrato della chiesa di San Francesco i visitatori si avvicinano quasi in punta di piedi, per prepararsi all’incontro con il maestro del Rinascimento. Tra le frasi lasciate nelle pagine del libro dei commenti, ricorrono tanti "grazie"": per la meraviglia a portata di mano e la qualità del tour sui ponteggi. E Piero se la ride.

Lucia Bigozzi