
Tre anni per decidere. In ballo risarcimenti per 120 milioni di euro
STAZZEMA (Lucca)
Entra in aula la ’partita-risarcimenti’ per superstiti e eredi della strage di Sant’Anna. L’11 ottobre il giudice del tribunale civile di Firenze si esprimerà sull’istanza dei legali circa la possibilità di riunire più cause assieme. "I tempi di giustizia purtroppo non giocano a nostro favore ma la politica ha un ruolo fondamentale per avviare una trattativa e scongiurare una lunga causa" evidenzia Gabriele Dalle Luche, uno degli avvocati nominati dall’Associazione Martiri di Sant’Anna per tutelare le richieste risarcitorie di circa 120 soggetti. In ballo 120 milioni di euro stimati.
Avvocato, si entra nel vivo della class action...
"L’11 ottobre vedremo se sarà riconosciuta la possibilità di unire la prima causa che coinvolge 95 parti (92 fisiche piu Comune di Stazzema, Regione e Provincia di Lucca) alla seconda che ne conta altre 19. Per la terza invece, di 14 persone fisiche più il comune di Camaiore, tale percorso unificato non potrà essere messo in atto per le nuove procedure, e l’udienza è il 12 giugno 2024. Entro fine novembre avremo i tempi per depositare la corposa documentazione attestante i rapporti parentali e successori"
Come è stata messa insieme?
"In gran parte dei casi ci siamo arrivati grazie al contributo dei diretti interessati, poi è stato fondamentale il contributo degli uffici anagrafe di Stazzema, Pietrasanta e Camaiore. E’ stato ricostruito minuziosamente l’albero generalogico dei civili uccisi nella strage del ’44 e messa insieme la documentazione attestante non solo il rapporto di parentela ma anche ereditario con le vittime"
Resta però in piedi la questione degli insufficienti stanziamenti del Fondo risarcimento vittime dei crimini di guerra nazisti istituito dal Governo Draghi
"All’inizio comprendeva 55 milioni di euro perchè parametrato alle cause iniziali. Adesso ammonta a circa 63 milioni e sarà rifinanziato. Una recente sentenza della Corte Costituzionale ha ribadito la legittimità di tale fondo per i risarcimenti con due specificazioni importanti: la controparte nelle cause resta la Germania e dal punto di vista dei pagamenti interverrà lo Stato Italiano".
I tempi previsti?
"E’ una causa documentale, quindi che non necessita di una fase istruttoria, ma è ugualmente molto complessa. La sentenza di primo grado potrebbe arrivare tra 3 anni. A meno che la politica non decida di intervenire"
Cioè?
"La svolta nella vicenda è in mano alla politica: non solo può decidere di rifinanziare velocemente il Fondo, ma anche di attivare un iter di transazione tramite l’Avvocatura dello Stato che può costituirsi per conto del Ministero dell’economia e sedersi ad un tavolo per una trattativa che scongiurerebbe i lunghi tempi di una causa per i superstiti di Sant’Anna. Molti sono anziani, già tre di loro, Licia Pardini, Mauro Pieri e Avio Pieri, sono morti dopo la notifica degli atti. Arrivare ad una soluzione condivisa e dignitosa permetterebbe di eliminare mesi e anni che costituiscono un’ulteriore beffa per tutte queste persone. Le richieste risarcitorie non sono campate in aria ma calcolate in base ai riferimenti tabellari. C’è solo da ringraziare i comuni di Stazzema e Camaiore, la Provincia di Lucca e la Regione che si sono accollati le spese vive di bolli e traduzioni per affrontare una causa complessa che ha visto la necessità di procedere alla notifica degli atti anche in Germania. Circa 3mila euro che altrimenti sarebbero stati a carico delle parti". Adesso la giustizia farà il suo corso. O a scrivere la parola ’fine’ potrebbe essere il Governo, dando risposta alle aspettative di chi porta nella propria storia familiare un dolore impossibile da rimarginare.
Francesca Navari