Tragedia a Lucca. Muore operaio edile travolto nella buca del cantiere stradale

Stava eseguendo un intervento per la sistemazione di una fognatura. Sarebbe stato investito dal materiale di scavo mentre era chinato. Mazzeo: "Basta stragi silenziose". I sindacati: "Tutto inaccettabile".

Ancora una vittima del lavoro. Un padre che non tornerà più a casa a rivedere la moglie e i due figli piccoli. Luca Giannecchini, lucchese di 51 anni residente alla Cappella, operaio della ditta “Edil Pizzi“ di Pescaglia, è morto ieri mattina soffocato dal crollo del terreno e di una fetta di asfalto dentro lo scavo stradale dove lavorava per allacciare una tubatura fognaria.

Il tragico incidente è accaduto intorno alle 8.30 del mattino in via dei Dorini a Sant’Alessio, una strada di campagna alle porte di Lucca. L’operaio era al lavoro da poco nello scavo che corre a margine della strada asfaltata, largo un metro e mezzo e profondo appena un metro e ottanta, quando all’improvviso è stato travolto alle spalle e soffocato dal fatale crollo. Forse è anche rimasto ferito ed è svenuto, non riuscendo così a liberarsi in tempo e a salvarsi. E’ rimasto imprigionato e soffocato in quella trappola mortale.

Un altro operaio che era con lui in piedi nello scavo è rimasto bloccato nello stesso terreno franato, ma solo fino alla cintura: ha disperatamente cercato di soccorrere il collega, tentando di liberarlo dalla terra che gli impediva di respirare. Purtroppo è stato tutto inutile. Quando è riuscito a tirargli su il tronco e la testa, infatti, Luca Giannecchini era ormai privo di vita. Dopo l’allarme, la centrale operativa del 118 ha inviato sul posto l’ambulanza e l’automedica, facendo levare in volo anche l’elisoccorso Pegaso il cui intervento non è stato purtroppo necessario. Anche i vigili del fuoco hanno potuto solo rimuovere i detriti dallo scavo per liberare del tutto il corpo senza vita. Luca Giannecchini lascia la moglie Lucia Sarconio, operatrice al centralino dell’azienda Sistema Ambiente, e due figli: un bimbo di 5 e una bimba di 2 anni.

Sul posto la polizia e gli operatori della Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, mentre il sostituto procuratore Lucia Rugani ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati. Il magistrato ha disposto il sequestro del cantiere stradale e dei mezzi della ditta, mentre il medico legale Ilaria Marradi ieri sera ha effettuato già un primo esame esterno sulla salma all’obitorio del Campo di Marte. Domani l’autopsia.

Tutti sconvolti e ammutoliti di fronte a questa tragedia assurda. Sul posto in mattinata anche il sindaco di Lucca, Mario Pardini: "Credo che uscire la mattina di casa per recarsi al lavoro e non tornare più dai propri cari – ha commentato – sia inaccettabile per una società che voglia definirsi civile".

"Siamo di fronte a una strage silenziosa – commenta il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo – che sta portando via quotidianamente decine e decine di vite. Lo stillicidio prosegue con morti e feriti, spesso gravi e con conseguenze invalidanti per tutta la vita. Accade ogni giorno. Basta con le parole del momento che, se scuotono le coscienze nell’imminenza del fatto, non danno soluzioni".

Duro anche l’intervento di Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana) e Paolo Fantappiè (Segretario generale Uil Toscana). "Proteste, comunicati, mobilitazioni – sottolineano –. Parole, promesse, impegni. Ma la strage continua sui luoghi di lavoro non si arresta, in Italia e in Toscana. Un’altra vita spezzata, un’altra persona che questa sera non tornerà a casa dai propri cari. Siamo stanchi di commentare questi drammi e la rabbia cresce sempre di più: ci chiediamo cosa ancora debba succedere perché la battaglia per la sicurezza sul lavoro diventi una priorità dell’agenda della politica".

"Tragedie come questa non sono più tollerabili: nel 2024 non si può continuare a morire di lavoro – hanno scritto in una nota Francesco Torselli e Vittorio Fantozzi, capogruppo e vicecapogruppo di FdI nel consiglio regionale toscano –. La sicurezza sul lavoro è un tema complesso e deve diventare una priorità per istituzioni, sindacati e imprese".