Arezzo, 18 settembre 2024 – Dal 27 ottobre riparte la rassegna La danza che muove che, con Portiamo i ragazzi a teatro!, da oltre dieci anni offre al territorio una programmazione matinée dedicata alle scuole: un’occasione per scoprire la forza del Teatro, come luogo di aggregazione, di formazione e di crescita individuale per le nuove generazioni.
La rassegna La danza che muove realizzata da Sosta Palmizi con il sostegno di MiC, Regione Toscana, Comune di Arezzo, Fondazione CR Firenze, Fondazione Guido d’Arezzo, Unicoop Firenze – sezione Soci Arezzo, oltre alla programmazione pomeridiana al Teatro Mecenate dedicata al più ampio pubblico, prevede tre appuntamenti rivolti in maniera specifica alle scuole dell’infanzia, alle primarie e alle secondarie di primo e secondo grado, da ottobre a febbraio in orario mattutino.
Le classi saranno accompagnate nella visione da un’introduzione che precedere ogni spettacolo e da un dialogo con gli artisti al termine così da agevolare la lettura dei generi e dei linguaggi e per scoprire da vicino i retroscena delle produzioni artistiche. Le prenotazioni rivolte alle scuole e al corpo docenti sono già aperte per tutto il programma che vedrà il suo primo appuntamento lunedì 28 ottobre in doppia replica alle 9:00 e alle 11:00 con perAria (dai 5 anni) spettacolo indirizzato alle scuole dell’infanzia e alle primarie, firmato da Giorgio Rossi. PerAria è un trio dedicato all’elemento aria e ai venti, un invito all’ascolto e al rispetto della natura fonte di storie, esperienze e connessione con il mondo. A seguire lunedì 20 gennaio alle ore 10:00 andrà in scena Parlami Terra (dai 5 anni - scuole dell’infanzia e primarie) della Compagnia Teatro Viola/Crampi: un viaggio avventuroso di una ragazza e dell’incontro con la Madre Terra, uno spettacolo per sensibilizzare i più piccoli sui temi vicini alla tutela dell’ambiente e della natura. L’appuntamento di lunedì 17 febbraio alle ore 10:00 sarà invece dedicato alle scuole secondarie di I e II grado: Kenji Shinobe, autore e interprete dello spettacolo K-(A)-O, con il linguaggio del corpo e una mimica facciale di incredibile espressività interroga gli spettatori sull’uso e abuso degli emoji nella comunicazione digitale.