Missione top secret nella Gaza in macerie. Salvati dalle bombe 50 milioni di dollari

GAZA Nome in codice, ’Con-Ops Gaza’. Obiettivo: recuperare 50 milioni di euro dalle casset...

Missione top secret nella Gaza in macerie. Salvati dalle bombe 50 milioni di dollari

Missione top secret nella Gaza in macerie. Salvati dalle bombe 50 milioni di dollari

GAZA

Nome in codice, ’Con-Ops Gaza’. Obiettivo: recuperare 50 milioni di euro dalle cassette di sicurezza di una banca situata in uno dei luoghi più pericolosi al mondo, il nord di Gaza. E così, in mezzo ai palazzi sventrati dalle bombe e a strade ormai non percorse da nessun civile, ad un tratto, durante la tregua è comparso un convoglio di veicoli con al loro interno 900mila banconote in shekel, diretto a sud della Striscia. "È stato certamente un convoglio inusuale. Surreale ma necessario", ha spiegato una fonte coinvolta nella missione al Financial Times, che ha raccontato la storia. La scorta di banconote, che pesa quasi una tonnellata e vale l’equivalente di 50 milioni di dollari, era custodita in due filiali della Bank of Palestine situate in alcune delle zone più devastate di Gaza.

La missione era prendere quelle banconote e portarle nella parte meridionale dell’enclave, ancora abitata da centinaia di migliaia di palestinesi che versano in condizioni disperate. Perché andasse a buon fine, la missione ha richiesto la partecipazione dell’Onu, di diverse guardie della sicurezza e l’assicurazione, da parte di Israele, che non ci fossero attacchi. "È stato un piano così elaborato che alcuni dettagli non possono essere rivelati", ha spiegato una fonte al foglio britannico. L’idea è partita dai funzionari della Bank of Palestine, che hanno visto nella tregua la possibilità di recuperare le banconote da 200 shekel bloccate nel nord e di contribuire a evitare il collasso economico del sud di Gaza. È lì, che ora, quelle stesse banconote sono in circolazione. Operazioni più o meno simili sono avvenute proprio nell’area di Khan Yunis. "Diversi funzionari di banca hanno recuperato con auto private il denaro nei caveau degli istituti per fornire i bancomat situati in aree più sicure", spiega il Ft. Secondo la Banca della Palestina sono solo 6, al momento, i bancomat funzionanti nel centro e nel sud della Striscia.

Quanto al fronte politico-militare, invece, è stato accolto da una pioggia di critiche il veto degli Usa al Consiglio di sicurezza dell’Onu che ha bloccato una risoluzione a favore di un cessate il fuoco a Gaza. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, ha definito "immorale e aggressiva" la decisione americana, che rende gli Stati Uniti "responsabili dello spargimento di sangue di bambini, donne e anziani palestinesi".