
"La seduzione? Sta nella mente" Madame Foer tra eros e malinconia
di Olga Mugnaini
Ogni sera “Eleganzissima“, sempre uguale e sempre diversa, con affondi, stilettate così raffinate, che sembrano carezze. E invece sono schiaffi, all’ipocrisia, al perbenismo, all’intolleranza, anche se avvolti in una nuvola di cipria e di profumo. Madame Drusilla Foer (nella foto) non teme il caldo e domani alle 21.15 sarà in scena, fresca come una rosa, sul palco di Musart Festival in piazza Santissima Annunziata a Firenze fra musica, canzoni, monologhi. Con lei Loris Di Leo al piano e Marco Caponi al sax, alla chitarra il manager e produttore Franco Godi, che cura direzione artistica e produzione con la Best Sound.
Madame Foer, come cambia questo spettacolo già visto da più di 150mila spettatori?
"Con i miei musicisti lavoriamo molto “sul palco“, non cantiamo mai nello stesso modo, sto sempre dentro a ciò che dico, con la mia emotività di quel momento. Prendiamo il tango, a volte comando io a volte il mio pianista, a volte è più malinconico, a volte più erotico..."
Di cosa le interessa parlare di più in questo momento?
"Mi interessa parlare, lottare, militare contro il pregiudizio. Questo vuol dire aprirsi all’ascolto degli altri, all’abbraccio, al sorriso, mettere in dubbio se stessi. Vuol dire accoglienza, inclusione. Ma si parlerà anche di cose leggere. Il pubblico uscirà divertito, emozionato, e commosso".
Cos’è la seduzione?
"Io sono sempre stata sedotta più dalle idee che dai corpi. Non c’è niente di più sexy di un uomo che non sa di esserlo. Non c’è niente di meno erotizzante della vanità".
E l’eleganza?
"Nessuna donna sarà elegante perché indossa un vestito, sarà benvestita ma non elegante. Certi temi, come la seduzione, l’età, sono tutti interni. Ognuno ha questo vulcano dentro che ogni tanto ha qualche eruzione, per il bisogno di essere accettato, desiderato, baciato".
E qual è la funzione dell’arte?
"Mostrare la propria visione delle cose. Può generare dibattiti, sconcerti, piccoli movimenti tellurici interni che magari spostano un punto di vista. L’artista deve fare questo. E chi non lo fa, non è un artista".
Ma Gianluca Gori, che Drusilla conosce bene, non preme mai per salire sul palcoscenico?
"Ma no, si immagina la scomodità! Ha trovato una vecchia bischera che fa questo lavoro faticoso, figuriamoci se si mette lui a farlo. Guardi che è un uomo intelligente Gianluca Gori..."
A ottobre uscirà anche un suo disco di brani inediti.
"Si chiama “Dru”, prodotto da Franco Godi. È un disco di cui sono molto felice, mi rappresenta, si parla di d’amore, di pregiudizio, c’è una canzone francese, un brano brasiliano, un testo di Lelio Luttazzi e anche una poesia di Fosco Maraini".