Il regalo dell’Elettrice. Il Patto per la Famiglia esposto per la prima volta

Esce da Palazzo Vecchio ed è in mostra alla Rotonda Brunelleschi di Firenze. L’opera fa parte del grande lascito di Anna Maria Luisa, l’ultima dei Medici.

Il regalo dell’Elettrice. Il Patto per la Famiglia esposto per la prima volta

Il regalo dell’Elettrice. Il Patto per la Famiglia esposto per la prima volta

Se ancora oggi la Toscana svetta in cima alle classifiche detenendo la più alta concentrazione di capolavori artistici al mondo lo deve, in buona parte, all’impegno di una sola donna vissuta quasi trecento anni fa, l’ultima dei Medici. La celebre dinastia che ha dominato Firenze e la Toscana per quasi quattro secoli ha infatti sempre avuto un debole per l’arte. Le collezioni di sculture, tele e gioielli, con le grandi biblioteche e le committenze di ville e giardini sono ciò che hanno fin da subito contraddistinto la politica medicea. Consapevole di tanta ricchezza, Anna Maria Luisa dedicò gli ultimi anni della sua vita a inventariare l’intero patrimonio col lucidissimo intento di rinunciarvi formalmente, cederlo ai nuovi sovrani stranieri ponendo un’unica e vincolante condizione: che "non ne sarà nulla trasportato, o levato fuori dalla Capitale, e dallo Stato del Granducato".

Questo vincolo senza precedenti storici era il frutto di una lungimiranza senza pari chiaramente espressa nelle motivazioni che l’Elettrice Palatina (così chiamata perché vedova dell’Elettore del Palatinato del Reno, ndr) riporta nell’articolo terzo della convenzione: "Per ornamento dello Stato, e per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri". Firenze dunque, con l’estinguersi dei Medici, non fece la fine di molte altre città come Ferrara, Mantova, Urbino o Parma, svuotate dei loro tesori dai nuovi sovrani ’stranieri’. In Toscana la gran parte delle opere d’arte rimase dove ancora oggi i cittadini e milioni di visitatori possono ammirarle.

Quest’anno, per la prima volta nella storia, il Patto di Famiglia è esposto al pubblico alla Rotonda Brunelleschi, nuova sede del rinnovato museo di storia medicea della città: il Museo de’ Medici. La mostra intitolata ’Il Patto di Famiglia, l’eredità dell’ultima dei Medici’ espone anche alcuni ritratti dell’Elettrice di cui uno, imponente, è stato appositamente concesso dai Musei Civici fiorentini. L’opera, attribuita dapprima ad Anton Domenico Gabbiani e poi a Taddeo Mazzi, viene in questa sede per la prima volta associata al nome di Carlo Ventura Sacconi dai curatori della mostra Samuele Lastrucci e Marco Betti. Il dipinto appartiene al Comune di Firenze per lascito testamentario della marchesa Peruzzi de’ Medici, ma solo grazie a questa mostra organizzata dal Museo de’ Medici esce da Palazzo Vecchio e torna visibile al pubblico dopo sette anni.

"Un’occasione straordinaria per vedere da vicino un documento unico senza il quale Firenze e la Toscana non potrebbero vantare oggi il proprio immenso patrimonio artistico - ha detto la vicesindaca Alessia Bettini -. Un modo per riappropriarsi della storia della nostra città e della sua identità andando alla scoperta di un personaggio decisivo come l’Elettrice Palatina, che con la sua lungimiranza è stata artefice di un’operazione di estrema intelligenza e lucidità. Oggi possiamo ammirare il Patto di Famiglia nella rinnovata sede del Museo dei Medici alla Rotonda Brunelleschi, che sempre più vuole riportare fiorentini e visitatori a rivivere secoli di storia, proiettando al futuro lo splendore di un passato ricco di gloria, operosità e spirito di iniziativa".

L’esposizione è allestita nella Rotonda Brunelleschi di Firenze, sede del museo di storia medicea, e resterà aperta tutti i giorni dalle 10h alle 18h fino al 20 marzo. Per maggiori informazioni e per prenotare visite guidate: www.museodemedici.org.

R. C.