Il Petrelli di Smetto quando voglio "Io diviso tra due grandi passioni"

Non solo film ma anche canzoni per Stefano Fresi. L’attore è uno dei protagonisti dell’Eliopoli Summer

Il Petrelli di Smetto quando voglio "Io diviso tra due grandi passioni"

di Ilaria Vallerini

CALAMBRONE (Pisa)

Sarà la sua prima apparizione in terra pisana in panni diversi da quelli di turista. Sempre con la valigia in mano, ma per tappe estive tra spettacoli, produzioni, e eventi musicali. Lo denota la parlata romana ed è sempre pronto a strappare una risata intelligente. E’ l’attore Stefano Fresi, ospite stasera alle 22 a Venerdì da star, il primo dei cinque talk show per la rassegna Eliopoli Summer in viale del Tirreno a Calambrone (Pisa). Fresi, nato come cantante e compositore con il trio comico musicale Fayete Linguis formato insieme alla sorella, ha preso parte a tanti film e sceneggiati televisivi, come Romanzo criminale e Un medico in famiglia. Nel 2014, inoltre, è stato candidato al David di Donatello per il film cult Smetto quando voglio, nonché vincitore del Nastro d’argento nel 2019, recita anche in I Delitti del Barlume.

Fresi, riallacciandoci al titolo del talk show, lei quando si è sentito per la prima volta una star?

"Non mi sento assolutamente una star. E’ solamente cambiata la percezione delle produzioni nei miei confronti. Mi definisco un attore e musicista".

Ma c’è stato un momento spartiacque nella sua carriera?

"Assolutamente sì, Smetto quando voglio è stato veramente uno spartiacque. Il personaggio di Alberto Petrelli è rimasto nel mio cuore come in quello del pubblico. E’ stato un film che avuto un grande successo di spettatori e critica. Il famoso treno che passa, per me è passato con quel film ed io ci sono saltato sopra".

E’ un personaggio che le è rimasto attaccato addosso?

"Lascio sempre andare i personaggi, sono parti fondamentali della vita dell’attore, ma vanno lasciati andare".

Progetti per il futuro?

"Nella prossima stagione uscirà su Rai 2 la nuova serie televisiva Kostas dove interpreterò il ruolo del commissario Kostas Chiaritos. Un’altra piccola anticipazione invece è per il tour di Cetra una volta che tornerà in autunno anche in Toscana".

Quest’estate ha fatto anche una serata musicale dedicata a De André. Come concilia musica, teatro e cinema?

"Sono aspetti della mia vita inseparabili".

E la musica che spazio occupa nella sua vita?

"E’ essenziale e consiglio a qualsiasi attore di fare musica. Farebbe bene a tutti. Perché è proprio grazie alla musica che l’attore può imparare il senso del ritmo e del silenzio. Le pause sono talmente dense di contenuto che talvolta fanno più eco di qualsiasi suono. Il silenzio è importante perché dà all’artista la misura sia di ciò che viene prima sia di quello che viene dopo. È una grande lezione".

Cosa aspettarsi dalla serata di Eliopoli?

"Sono molto curioso di fare una chiacchierata insieme agli altri ospiti della serata e con il pubblico. Mi attendo un incontro molto informale, vediamo cosa esce fuori".