
Il patto contro l’alluvione Il generale Figliuolo e Giani "Emergenza e ricostruzione Non c’è tempo da perdere"
di Lisa Ciardi
"Si deve passare dall’emergenza alla ricostruzione, in un continuum senza cesure". Lo ha detto il commissario alla ricostruzione post alluvione per Emilia Romagna, Toscana e Marche, generale Francesco Paolo Figliuolo, che ieri, a fianco del governatore toscano e sub-commissario, Eugenio Giani, ha fatto un primo sopralluogo in elicottero sui territori dell’Alto Mugello colpiti dal maltempo dello scorso maggio. "Sorvolando ho visto l’ampiezza delle frane – ha proseguito Figliuolo - ma anche il grande lavoro che hanno fatto i sindaci con gli interventi di somma urgenza ancora in atto. Una parte del ristoro avviene con le ordinanze di Protezione Civile, l’altra parte invece spetta alla Struttura Commissariale. In questo momento è in atto proprio il passaggio di consegne. Il mio primo pensiero è far sì che molti sindaci che hanno dato una prima sicurezza al territorio possano avere ristoro delle risorse che hanno impiegato, perché sono piccoli Comuni che non hanno fondi così cospicui. Poi, come dicevamo col presidente, dobbiamo pensare alla messa in sicurezza, perché non possiamo permettere lo spopolamento della montagna. Messa in sicurezza significa innanzitutto viabilità, indispensabile per il mantenimento delle attività produttive. Infine, in un piano di prospettiva, dobbiamo tenere conto di quello che ci sta dicendo la natura con i cambiamenti climatici".
E il sopralluogo di ieri, con il sorvolo in elicottero delle zone più colpite, ha permesso di fare un nuovo punto della situazione. "Abbiamo tratto indicazioni sul numero di frane – ha detto il governatore Giani - probabilmente, se le sommiamo, sono più di 400 ad aver danneggiato la viabilità, dalle strade vicinali a quelle comunali, fino alle provinciali. Ringrazio moltissimo il generale Figliuolo, sono molto contento del rapporto di collaborazione con lui. Abbiamo improntato questa mattinata prima a un briefing e poi, anche alla luce delle considerazioni che abbiamo fatto, abbiamo volato su Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Londa e San Godenzo". Infine, in Palazzo Strozzi Sacrati, il confronto con le categorie economiche, con i sindaci interessati e col mondo sindacale. In sala c’erano i primi cittadini di Marradi Tommaso Triberti, di Firenzuola Giampaolo Buti, di Palazzuolo sul Senio Gian Piero Moschetti e di Londa Tommaso Cuoretti, insieme alle rappresentanze di Confindustria, Confesercenti, Confcommercio, Cna, Cia, Coldiretti, Lega Coop, Cgil, Cisl e Uil e i delegati di Prefetto e Questore. "Finita la fase della primissima emergenza – ha detto ancora Giani - in cui sono intervenuti i sindaci con ordinanze di somma urgenza, oggi inizia la ricostruzione. Il generale Figliuolo è il punto di riferimento per le tre regioni colpite, con cui i presidenti di Regione collaboreranno in veste di sub commissari. Dobbiamo pensare a una ricostruzione che abbia la prospettiva di rileggere i territori per il futuro". Resta da definire l’esatta stima dei danni. "Stiamo facendo delle ricognizioni – ha concluso Figliuolo - e in questo momento non do numeri al lotto sui danni, sono abituato a riflettere. Posso solo dire che il presidente del Consiglio Meloni e tutto il governo pongono la massima attenzione sulla ricostruzione delle aree che sono state oggetto dell’alluvione".