
Il litorale pisano culla di talenti Da Fogli a don Backy e Homo sapiens
di Enrico Salvadori
TIRRENIA (Pisa)
Vissuto inevitabilmente un po’ all’ombra della Versilia glamour, il litorale pisano si è ritagliato comunque uno spazio importante. Grazie ai suoi locali, principalmente il Frumpy che furoreggiava negli anni 70-80, nel quale si sono esibiti i più grandi. Sia cabarettisti che cantanti. Molti di questi ultimi erano pisani che sono arrivati alla ribalta nazionale. Riccardo Fogli nell’immaginario collettivo è piombinese ma è nato e ha vissuto fino a 17 anni a Pontedera, facendo mille lavori. Aveva già la musica nel sangue e si consacrerà con i Pooh e da solista dopo la gavetta a Piombino con gli Slenders. In parte analoga la parabola di Aldo Caponi, per tutti Don Backy. La sua infanzia a Santa Croce si alterna con la frequentazione di Nocera, in Campania, a causa del lavoro del padre. Poi, giovanissimo, è operaio in conceria ma l’attrazione per la chitarra e per il rock è fatale. Infatti nella seconda metà degli anni ’50, comincia una carriera che è davvero importante anche se poteva esserlo ancora di più. La storia è nota a tutti. Il suo ingresso nel Clan di Adriano Celentano, poi la rottura. Che nasce dal Sanremo 68 quando doveva partecipare con ‘Canzone’ destinata a Ornella Vanoni che si invaghisce di un altro lavoro di Aldo, ‘Casa Bianca’.
Per regolamento dell’epoca un autore non poteva presentare due testi nella stessa edizione e ‘Casa Bianca’ viene fatta firmare da un prestanome. ‘Canzone’ interpretata da Celentano e Milva arriva terza, ‘Casa Bianca’ proposta dalla Vanoni e Marisa Sannìa è seconda. Ma le diatribe portano al divorzio anche se, dopo aver lasciato il Clan, Don Backy sarà comunque grande protagonista.
C’è un gruppo pisano che ha vinto a Sanremo, è partito proprio dai locali del litorale e tutti conoscevano sin dagli albori in città: gli Homo sapiens. Si formano nel 1966 con il nome di Tarli, cinque anni dopo diventano Homo sapiens. Nel 1975 la loro ‘Tornerai tornerò’ furoreggia al Disco per l’estate e due anni dopo il trionfo a Sanremo con ‘Bella da morire’ dove sostituirono all’ultimo momento di Mal. Peccato che sia l’unica edizione del Festival che non è stata diffusa in diretta Tv. Marzio Mazzanti, Maurizio Nuti, Claudio Lumetta e gli altri che si sono alternati hanno comunque lasciato un segno.
Annamaria Fiorillo, pisana in arte Daniela Davoli, ha partecipato a Sanremo nel 1977. Poi ha deciso di lasciare la musica. Petra Magoni vanta due partecipazioni al Festival (96-97) prima di dedicarsi a una musica più impegnata. Di toscani e anche di pisani a Sanremo si parlerà stasera dalle 21.30 a Tirrenia nella rassegna ‘Notti di talento’ de La Nazione. Si prenderà spunto dal libro ‘Sanremo che passione’ (Felici editori) e poi sul palco ci saranno le testimonianze di autori della pubblicazione curata da Paolo Mugnai, di Daniela Davoli, le canzoni di Stefano Sani star anni Ottanta e del pianista Andrea Caciolli che omaggeranno tantissimi autori. Una serata da non perdere.