FdI sponsor Multiutility: "Lega, la rotta è questa"

Centrodestra spaccato sulla nuova holding dei servizi pubblici. Parla Petrucci

"Bisogna avere il coraggio di dire che l’alternativa ad una Multiutility Toscana che gestisca i servizi pubblici essenziali non sono le attuali aziende locali, ma colossi che arriveranno da fuori regione nel migliore dei casi o addirittura dall’estero. Altrimenti si prendono in giro le persone e poi ce ne chiederanno conto - spiega Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, primo firmatario dell’odg pro holding - La riprova? Basta vedere cosa è successo nel Trasporto pubblico. L’alternativa alle aziende locali sono stati i francesi e ne vediamo le conseguenze sia in termini di costi, che in termini di scelte strategiche. L’interesse di Fratelli d’Italia è che i servizi pubblici essenziali quali acqua, energia, rifiuti continuino ad essere governati dai territori e continuino ad avere un governo pubblico".

Ma non è già così?

"Sì, ma le concessioni attuali andranno a scadenza e dovranno essere messe a gara e se vogliamo mantenere questo assetto c’è bisogno di costituire un soggetto industriale pubblico che abbia la forza di competere con i colossi che già si stanno affacciando alla Toscana. Dire altro, come sta facendo qualcuno, significa prendere posizioni demagogiche che non servono a nessuno e che condanneranno la nostra regione a essere bottino per altri. Dobbiamo fare una grande battaglia sulle tariffe. Famiglie e aziende sono massacrate dai costi dei servizi, non possiamo fare finta di niente ci vuole una politica regionale che punti a governare i costi dei servizi pubblici".

FdI sposa la Multiutility. Non la pensa così la Lega come ha raccontato ieri La Nazione.

"La Multiutility è un processo irreversibile, si tratta di decidere se subirlo o se provare a governarlo ed in questo momento il centrodestra non può limitarsi a buttare la palla in calcio d’angolo".

La capogruppo leghista Elena Meini vi accusa di fare una fuga in avanti.

"Qualcuno doveva assumersene la responsabilità, e specialmente se si è il primo partito, nel rispetto assoluto della coalizione e degli alleati, è giusto anche provare a tracciare la rotta. I nostri sindaci o sono già entrati o stanno per entrare e noi che diciamo di diverso? L’alternativa è fare come il Pd che ha un atteggiamento imbarazzante. Un po’ a favore, un po’ contro. Il gruppo regionale del Pd che ha bocciato il nostro ordine del giorno ha di fatto sconfessato Nardella e Biffoni".

L.C.