Arezzo, 7 giugno 2024 – E’ uscito per i tipi di Letizia Editore “Morti grottesche di personaggi illustri nel medioevo” di Simone De Fraja avvocato, saggista, esperto di fortificazioni e studioso del medioevo.
Dal titolo potrebbe apparire come un “divertissement” od una raccolta di aneddoti sulle morti a cui sono andati incontro personaggi illustri, nel modo più strano e comune, al contempo, nel corso del medioevo. Di fatto levicende riesumate, ed è il caso di dirlo, offrono un quadro delle vicende umane, più svariate, che conducono comunque al fine ultimo comune a tutti gli esseri viventi in cui grandi esistenze, alla fine, subiscono le sorti dello stesso mondo in cui vivono le esistenze di uomini misconosciuti, ricchi o potenti e poveri e meschini.
L’indagine del giallo storico si svolge tra le pieghe delle cronache medievali, studi medico legali di “cold cases” ed investigazione criminologica analizzando gli exitus di personaggi come Giovanni II Comneno, nel 1143, morto durante una battuta di caccia in cui si ferì con la punta di una delle proprie frecce verosimilmente avvelenate; fu sfortuna o congiura? Enguerrand de Coucy III, antenato di quel de Coucy che nel 1384 prese la città di Arezzo, intendendo attraversare un fiume a cavallo, venne sbalzato dall’animale finendo trafitto dalla propria spada e trascinato via dalle acque. Questi e altri casi che hanno dell’incredibile sono stati ricavati da un’analisi minuziosa di cronache e di racconti del tempo si muovono tra astrazione dei fatti ed ingigantimento degli stessi sino a diventare aneddoti al limite del verosimile. Anche se spesso non si può giungere ad una soluzione, l’indagine e la rilettura delle varie morti prese in considerazione dal volume, in bilico tra la preordinazione e la pura sfortuna, suonano bizzarre e grottesche e meritevoli di approfondimento.