Cittadinanza no, inclusione sì Come saranno aiutati i più deboli Gli esclusi provincia per provincia

In Toscana l’Inps ha già inviato più di quattromila messaggi telefonici ad altrettanti percettori. Denaro, formazione, lavoro: le nuove forme per sostenere singoli e famiglie in precarietà economica.

Protesta la Cgil per lo stop al reddito di cittadinanza che lascerà "migliaia di persone in difficoltà anche in Toscana". Ieri a Firenze il sindacato ha organizzato un presidio. "Denunciamo da mesi – ha detto il segretario della Cgil Toscana, Rossano Rossi – che il superamento del reddito di cittadinanza avrebbe generato una bomba sociale ed è quello che sta accadendo. La decisione del Governo è grave: si fa cassa con la povertà". Il messaggio dell’Inps, nel quale si annuncia la sospensione del sussidio, ha messo in crisi, sottolinea la Cgil, i Comuni e i servizi sociali, che "hanno poche linee guida e soffrono per carenze di personale".

Quanti sono gli sms arrivati in Toscana? Secondo i dati dell’Inps 4.094. Su un totale di oltre 159mila sms inviati in tutta Italia, nella nostra regione, quindi. ne sono arrivati il 2,5 per cento del totale. Secondo i dati che ci ha fornito l’istituto di previdenza, a Firenze e provincia lo stop al reddito di cittadinanza a partire da questo mese di agosto riguarda 955 famiglie. Segue Livorno, con 675, Pisa, con 515, quindi Lucca, dove sono coinvolte 414 famiglie, e Massa Carrara, dove i nuclei interessati sono 406. Sono, infine, 326 le famiglie pistoiesi che non riceveranno da questo mese il reddito di cittadinanza, 270 ad Arezzo, 233 a Grosseto, 160 a Siena e 140 a Prato. Nel 2024, quando il sussidio sarà archiviato e saranno attive invece le due nuove misure – il supporto formazione e lavoro e l’assegno d’inclusione – i nuclei beneficiari saranno in totale 41mila, contro i 53mila del reddito di cittadinanza. Quindi, 12mila famiglie in meno e 37mila persone in meno.

L’Irpet stima che i beneficiari dell’assegno d’inclusione saranno circa 18mila nuclei familiari, 20mila quelli che avranno il supporto formazione e lavoro, più altri 3mila nuclei che invece percepiranno sia l’uno che l’altro. Con le nuove misure governative si ridimensiona, secondo Irpet, anche il grado di copertura delle famiglie in condizione di povertà assoluta in Toscana. Su 100, erano 53 a ricevere il reddito di cittadinanza, mentre 44 sono quelli che andranno a percepire l’assegno di inclusione o il supporto formazione e lavoro.

Cosa accadrà ora alle famiglie che da agosto non percepiscono più il reddito? L’Inps spiega che i nuclei in particolare disagio saranno presi in carico dai servizi sociali e potranno continuare ad avere il sussidio fino al 31 dicembre come accade per le famiglie con minori, disabili e over 65. Gli altri sono invece avviati ai centri per l’impiego, in attesa del decreto attuativo che darà il via, da settembre, alla nuova misura del supporto per la formazione per il lavoro, Sfl, che prevede 350 euro al mese per un massimo di un anno. Coloro che invece sono stati già avviati ai centri per l’impiego e risultano già inseriti nei programmi per la Garanzia occupabilità lavoratori, i ’Gol’, potranno proseguire nel loro percorso.

Mo. Pi.