Cento iniziative nelle dieci province toscane per raccogliere firme contro l’aumento dell’Irpef deciso dalla giunta regionale. Sono state annunciate, ieri, dal coordinatore toscano di Forza Italia, Marco Stella. "Centinaia di militanti e dirigenti verranno coinvolti, sabato 17 e domenica 18 febbraio – ha detto - per spiegare ai toscani cosa sta succedendo nella nostra Regione, dove il presidente Giani ha aumentato l’Irpef, per pagare il buco nella sanità di 200 milioni di euro. Intanto la sanità stessa è sempre peggio, con 11mila persone che aspettano da tre anni un intervento chirurgico. E non si dica che è in parte responsabilità del Governo, perché l’unica colpa è di chi gestisce la sanità regionale cioè del Pd. La Toscana è stata l’unica Regione italiana che, di fronte al payback non arrivato, ha scelto di tassare i cittadini". In programma da domani, dunque, una serie di gazebo, eventi, convegni e raccolte nelle sedi di Forza Italia, aperte per l’occasione. "Porteremo le firme in Consiglio regionale – ha detto ancora Stella – e le manderemo al Ministero per accendere un faro su questo aumento delle tasse, di cui si parla ancora poco". Intanto, mercoledì, il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha incontrato i sindacati proprio sulla sanità e sulle possibili misure di riduzione delle spese. "Convocherò questo tavolo – ha detto - composto da Cgil, Cisl e Uil, almeno una volta al mese, per indicare le linee su cui ci stiamo muovendo: liste di attesa, pronto soccorso, case di comunità, modalità con cui possiamo riorganizzare la sanità e alleggerirla a livello di costi". Relativamente all’aumento dell’Irpef, Giani si è mostrato fiducioso nella possibilità di prevederlo per un solo anno. "Me lo sono posto come obiettivo – ha dichiarato - e, in base alle prime misure, sono ottimista". "Ci sembra molto difficile – ha replicato Elena Meini (Lega) - se non per gettare fumo negli occhi dei cittadini, avere la convinzione, già da metà febbraio, di poter abbassare le tasse, alzate pochissimo tempo fa".
Li. Cia.