PIANCASTAGNAIO (Siena)
"Cara Giorgia, spero che tu mi aiuti". Inizia così l’appello
alla presidente del consiglio Meloni affinché si interessi del suo caso. Quello di un 86enne che vive a Piancastagnaio sull’Amiata, ora sommerso dalle cartelle esattoriali. Una risale al 1998 e l’importo è di 26mila euro da saldare entro 5 giorni. Forza della disperazione: ha preso carta e penna chiedendo aiuto a Meloni, all’Agenzia delle Entrate e a "La Nazione" dopo la batosta che gli ha sconvolto la vita.
"Da sempre il mio lavoro è stato di commerciante e imprenditore. Fin dal 1969 ho cercato di avere un rapporto leale ed onesto con decine di dipendenti regolarmente assunti a cui correttamente ho versato i contributi. Ancora oggi mi viene ricordato quando incontro i miei ex dipendenti, felicemente in pensione. Un punto di orgoglio anche perché in quegli anni non tutti lo facevano. Ma ora l’Agenzia delle Entrate si è accanita contro di me. Ho ricevuto cartelle scadute da oltre 24 anni.
Onestamente mi sconvolge il solo pensiero di come le posso pagare, non ho beni immobili e l’unico reddito è una pensione modesta". Si sente "un cittadino di serie b, speriamo che Giorgia mi aiuti", ribadisce.
Intanto l’ottantaseienne
ha incassato la solidarietà del sindaco del paese Luigi Vagaggini, che ricorda la presenza di un ufficio di prossimità dove i cittadini accedono per pratiche e consigli legali. La speranza è che questa iniziativa aiuti il pensionato a risolvere le sue pendenze.