
All’Elba un mare di polemiche: "Senza aeroporto addio futuro". Ma a Campo alzano le barricate
PORTOFERRAIO (Livorno)
Inutile tergiversare: la stagione estiva elbana ha registrato un calo delle presenze del 4,1 %. Fino a maggio tutto è andato liscio, poi a giugno, luglio e agosto il crollo. Con una ripresa tra il mese di settembre e la prima quindicina di ottobre. Una flessione giustificata dalle condizioni della politica internazionale e nazionale, dalla fine della pandemia con la ripresa delle città d’arte, dalla riapertura del traffico aereo che ha registrato un record con 23mila voli in contemporanea, dal crollo del mercato nordeuropeo, bacino tradizionale per il turismo elbano.
Ma volendo aggiungere una doverosa autocritica, anche a causa dell’incapacità di offrire collegamenti adeguati sommata alla drastica riduzione degli investimenti in pubblicità. Lo ha detto dati alla mano il presidente degli Albergatori, Massimo De Ferrari, all’Hotel Airone di Portoferraio di fronte a una nutrita platea di addetti ai lavori.
Secondo il report consuntivo stagionale dell’Associazione Albergatori si sono registrate 300mila presenze in meno sommando strutture alberghiere ed extra alberghiere rispetto alla media decennale e 500mila in meno dagli inizi degli anni 2000. Le vacanze di sono accorciate e le scelte si sono declinate sulle strutture a 2 o 3 stelle piuttosto che sui grandi hotel a 4 o 5 stelle. Più lavoro per i campeggi, per i villaggi e molto turismo sommerso.
Per il rilancio bisogna pensare in primis ai collegamenti, dicono gli addetti ai lavori. Bisogna potenziare traffico marittimo con la Corsica che ha un aereoporto a Bastia che si potrebbe usare per i collegamenti con l’Elba, le linee ferroviarie e le autolinee da Firenze e da Pisa. Poi garantire collegamenti aerei con Firenze con numeri adeguati alla vocazione turistica dell’isola, perché, ha detto De Ferrari, "il mancato allungamento della pista è stato un suicidio politico di cui sono responsabili i campesi". "La mia posizione e quella del Comune di Campo sono già state ribadite più volte, abbiamo anche fatto un referendum in cui ha vinto il no", ha replicato il sindaco di Campo, Davide Montauti. "Sull’allungamento ci sono molte criticità, il nostro territorio è ad alto rischio idraulico, abbiamo avuto già due alluvioni. Un altro nodo sarebbe lo sconvolgimento del nostro piccolo ambiente, con lo spostamento di una provinciale e la demolizione di alcune abitazioni".
Eugenio Giani, giunto sull’isola per incontrare sindaci e albergatori, ha confermato che la Regione darà 10 milioni, due all’anno per cinque anni, per garantire la continuità territoriale.
Valerie Pizzera