All’Elba la prof stakanovista "Mai un’assenza in 36 anni"

Nicoletta Minelli insegna al liceo: "Il mio segreto? Dedizione al lavoro e salute"

All’Elba la prof stakanovista  "Mai un’assenza in 36 anni"

All’Elba la prof stakanovista "Mai un’assenza in 36 anni"

di Valerie Pizzera

PORTOFERRAIO (Livorno)

La professoressa di filosofia Nicoletta Minelli, 64 anni, non ha mai fatto un giorno di assenza dalla scuola dove insegna, il Liceo di Scienze Umane Raffaello Foresi di Portoferraio.

"Un giorno? Ma veramente non sono mancata neanche un’ora in 36 anni. Solo i 5 mesi obbligatori della gravidanza e 3 giorni quando ho preso il Covid 19 nell’aprile del 2023".

Ma come ha fatto?

"Guardi, non lo so proprio. Se me lo avessero raccontato di qualcun altro avrei stentato a crederci. Sicuramente la salute mi ha aiutato molto perché non ho mai più avuto la febbre da quando avevo vent’anni. Poi ho una grande volontà. Quando mi alzo la mattina non vedo l’ora di andare in classe, perché se ho una preoccupazione gli studenti me la fanno passare. È lo spirito del dovere che ho ereditato da mio padre, il valore del sacrificio coniugato alla passione".

Quindi suo padre è stato un modello per lei?

"Si, senza dubbio. Io sono nata a Chiusi della Verna ma sono venuta a Portoferraio quando avevo tre anni, perché mio padre era comandante della Guardia forestale. Si è dedicato con dedizione e passione al suo lavoro finché non è andato in pensione a 60 anni, rivoluzionando tutto il sistema. Ha portato i Canad Air sull’isola tra gli anni ‘80 e ’90 e fatto le prime cesse antifuoco. Era sempre il primo a partire e l’ultimo a rientrare".

Per mantenersi in salute, senza mai un malanno, un’influenza, che cosa fa di particolare?

"Niente. Non faccio nessun tipo di sport. Fumo e mi piace ogni tanto bere un bicchiere o due di vino buono. Poi leggo molto e di tutto, romanzi storici e gialli. Mi piacciono Herman Hesse, Oriana Fallaci, Camilleri e Agata Christie".

Cosa le piace del suo lavoro? "Stare con i giovani e aiutarli nelle loro fragilità. Oggi i ragazzi sono più fragili, catapultati in una realtà virtuale, molto dipendenti dai social. Le famiglie sono diventate iperprotettive e danno sempre contro alla scuola".

Ci sono state esperienze difficili o dolorose lungo il suo cammino?

"No, devo dire che l’isola è una realtà protetta e qui i giovani sono più ingenui rispetto al continente".

E quando è in vacanza perché la scuola è chiusa cosa fa?

"Mi piace andare il mare, spesso vado a Chiusi della Verna dove ho una casa. Ma fino al febbraio scorso mi occupavo anche di mia mamma che aveva 92 anni, le facevo da badante". Lei è sposata e ha un figlio, gli altri membri della famiglia sono come lei?

"Si, anche il mio ex marito e mio figlio sono così. È la nostra filosofia di vita" .