Firenze, 16 maggio 2020 - Riaprire? Non è solo una questione di soldi, e nemmeno una banale questione di sopravvivenza economica. È molto, molto di più. Qui, signori, si parla di vite. Le loro e le nostre. Leggete - se volete - la storia di Eugenio Turchetti. Ha 73 anni e ha pianto di gioia quando è rientrato nel negozio di calzature per iniziare a preparare tutto.
Mai come ora ci rendiamo conto di quanto il commercio rappresenti per davvero il cuore delle nostre città, così spettrali fino a ieri da risultarci aliene.
E allora è ovvio che queste persone meritino un minimo di chiarezza sul come e sul quando riaprire. La meritano perché, da lunedì, si schiereranno nuovamente in prima linea. Il primo passo lo faranno loro. Ma a sentirci meno distanti dalla normalità saremo soprattutto noi.