
SANSEPOLCRO Cominciare bene è sempre importante. E il Sansepolcro lo ha fatto nel prologo del suo ennesimo campionato di serie D,...
SANSEPOLCRO Cominciare bene è sempre importante. E il Sansepolcro lo ha fatto nel prologo del suo ennesimo campionato di serie D, rompendo un digiuno con la vittoria che in questa categoria durava da 567 giorni (18 febbraio 2024, 1-0 al Seravezza Pozzi) e battendo di misura lo Scandicci in una partita che tutto il sapore ha avuto, meno che quello di una sfida fra neopromosse. Tre punti subito in classifica, ma – eccoci al rovescio della medaglia – due pedine in meno domenica prossima ad Altopascio: Vitiello (nella foto), che si è presentato nel migliore dei modi alla nuova tifoseria, ha pagato con l’espulsione non tanto il secondo giallo, quanto il primo per essersi tolto la maglia dopo aver segnato (d’altronde il regolamento impone di controllare l’adrenalina), mentre Gennaioli si è reso protagonista di un gesto assurdo verso un avversario a gara appena terminata, il che rischia di costargli più di una semplice giornata di squalifica.
Due "nei" che hanno macchiato una domenica trionfale: a risolverla hanno provveduto l’intuito di Petricci, che nell’alzare la testa ha capito di dover innescare Vitiello e la qualità dello stesso attaccante, che si è liberato di Valentini e ha scaricato il pallone dentro al sacco con una prodezza. Taccola, allenatore dei fiorentini, è andato su tutte le furie con i suoi perché si era raccomandato di non lasciare solo il difensore nell’uno contro uno e la sua preoccupazione si è rivelata evidentemente fondata. "E’ stato soltanto il primo passo di un cammino ancora lungo – ha commentato Davide Ciampelli – anche se questa è stata una vittoria da serie D e ne avevamo bisogno, perché per diversi giocatori era il match dell’esordio, mentre altri provenivano da un’annata non proprio brillantissima. Era fondamentale presentarsi con il giusto atteggiamento e lo abbiamo tenuto, salvo una breve parentesi a metà ripresa, quando ci siamo un tantino allungati. Abili nello sfruttare l’opportunità decisiva per il risultato, ingenui nel beccare i due rossi".
Claudio Roselli
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