Porte più basse, il giudice sportivo dà ragione alla Sangio

Respinto il ricorso del Grosseto per la partita del 19 marzo. La società se la cava con una. multa da 300 euro per il ritardo.

Porte più basse, il giudice sportivo dà ragione alla Sangio

Porte più basse, il giudice sportivo dà ragione alla Sangio

Alza le braccia al cielo la Sangiovannese, al Grosseto non resta che un classico pugno di mosche in mano. Il giudice sportivo nella giornata di ieri si è pronunciato avverso il ricorso presentato dai maremmani riguardo i famosi problemi di altezza alle due porte dello stadio Fedini che, lo scorso 19 marzo, dopo i tempestivi interventi degli addetti ai lavori locali, fecero comunque slittare l’inizio della gara di circa 40 minuti. Per questo ritardo alla Sangio è stata inflitta una multa da 300 euro.

Sul risultato ha invece fatto fede il referto del direttore di gara, a cui è stato anche chiesto un supplemento dove, si legge: "Non offre alcun riscontro alle circostanze lamentate dal sodalizio reclamante, ma a maggior chiarimento dettaglia quanto già esposto, specificando che la società ospitante ha immediatamente provveduto ad abbassare il dislivello che era presente nelle linee di porta".

Marco Merli, uno dei dirigenti della società, esterna la propria soddisfazione e non le manda del tutto a dire: "Contenti ma non avevamo dubbi. Mi meraviglio che una società come il Grosseto si presti a questi stratagemmi o scappatoie per mascherare i fallimenti sportivi o episodi di aggressione sul loro campo che ne hanno determinato la squalifica dello stadio fino a maggio. Mi sorprende, inoltre, che uno studio legale affermato come quello del dottor Grassani si sia esposto in maniera così forte con tutti i mezzi possibili definendo questo fatto tragicomico quando poi, come ha confermato il giudice sportivo, tutto si sia svolto nel massimo della trasparenza. È stato messo in pratica quanto dice il regolamento, non ci sono dubbi".

Merito anche dell’avvocato nonché dirigente della Sangiovannese Lucio Curzi che ha prodotto le controdeduzioni necessarie per far sì che questo verdetto potesse pendere dalla parte del Marzocco. Ora non resta che passare una buona Pasqua. Prima, però, c’è da pensare al campionato; domani al Fedini arriva il Terranuova Traiana dei tanti ex tra tutti il tecnico Simone Calori, che in azzurro c’è cresciuto e ha poi terminato la carriera.

Massimo Bagiardi