Montevarchi, Malotti a caccia di soluzioni

Troppe assenze tra i rossoblù e cammino complicato. Ora il tecnico deve mettere insieme una squadra competitiva per Siena

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di Giustino Bonci

La Reggiana dall’organico stellare non era certo l’avversario ideale per far punti ma, al netto di una prima mezzora discreta, l’Aquila ha mostrato tutti i suoi limiti attuali, subendo una delle sconfitte più pesanti dal ritorno in serie C . Il 4-0 al passivo relega i rossoblù al penultimo posto del girone, assieme alla ripescata Torres, con un solo punto messo in carniere in tre partite e, anche a non voler tener conto della classifica dopo appena 270 minuti disputati, l’avvio della squadra è indiscutibilmente inferiore alle attese. I numeri non mentono mai anche se, rispetto all’anno passato quando proprio alla sconfitta d’esordio del Mapei Stadium erano seguite le vittorie di fila sulla Virtus Entella e a Fermo, non mancano le attenuanti. Due le principali: una "rosa" rinnovata in maniera radicale e completata soltanto nell’imminenza del debutto in campionato, e una sequela incredibile di infortuni che hanno privato il Montevarchi – e continuano a farlo – di pedine chiave per una formazione a caccia della seconda salvezza consecutiva. A Reggio, tanto per esemplificare, oltre a Biagi e Barranca, mancavano Boiga, Bertola, Amatucci e Lischi. Mettiamoci anche la necessità di avvicinare i nuovi arrivati, in larga misura giovani alla prima esperienza tra i professionisti, al tipo di gioco predicato da Malotti e di conoscerne più a fondo caratteristiche e potenzialità, ed è chiaro che i valdarnesi avrebbero bisogno di pazienza e tempo. "Speriamo di recuperare in vista di Siena qualcuno degli indisponibili – ha affermato il vice allenatore Gabriele Bencivenni – e di ripartire da quanto di buono era stato mostrato dai ragazzi per un terzo di gara con la Reggiana. Avevamo cercato di bloccare i rifornimenti alle punte avversarie, tenendo bene il campo. Una volta in svantaggio, però, ci siamo disuniti e il secondo gol preso a pochi istanti dall’intervallo ha complicato ancora di più la situazione". L’unica medicina, allora, ha puntualizzato lo stretto collaboratore dell’allenatore fiorentino, è il lavoro per cercare di migliorare la condizione e soprattutto l’incisività sotto porta. Del resto, per superare indenne l’esame del derby di domenica prossima al "Franchi" di Siena con la Robur seconda in graduatoria, l’Aquila dovrà tirar fuori gli artigli e una prova ben diversa da quella di Reggio per continuità e concretezza . L’impegno, invece, non è mai venuto meno.