"L’Arezzo con Indiani: il massimo"

La gioia dell’attaccante che ringrazia Giovannini per la fiducia. "Qui c’è tutto per fare ancora bene"

di Luca Amorosi

Ha segnato otto gol pur giocando a intermittenza a causa di tanti guai fisici, che però non hanno spaventato il direttore generale Paolo Giovannini, che gli ha offerto un rinnovo triennale con opzione per il quarto.

Per Mattia Gaddini, insomma, dopo la vittoria del campionato si prospetta un futuro in amaranto.

Gaddini, è contento della fiducia nei suoi confronti?

"Sì, per me ha un valore enorme. In altri contesti forse con tutti i problemi fisici che ho avuto non avrebbero avuto il coraggio di tenermi, qua invece mi hanno proposto un contratto pluriennale. Devo ringraziare tutti: il direttore, lo staff tecnico, i medici e ovviamente i miei compagni".

Ha giocato poco ma segnato tanto. E chissà senza infortuni…

"La riprova non c’è, ma per il gioco che voleva Indiani avrei potuto segnare molto di più se fossi stato bene. Speriamo di farli l’anno prossimo. Tanti infortuni demoralizzano un pò, però da una parte mi hanno permesso di conoscermi meglio e di crescere tanto mentalmente. Ora sto lavorando in modo specifico in un centro specializzato per risolvere i problemi alla schiena. Per il ritiro conto di essere pronto".

Ha citato Indiani. Quanto è stato importante per lei?

"Fondamentale. Mi sono subito trovato benissimo con lui, perché mi piace la sua idea di gioco e la libertà che mi ha dato di giocare senza imposizioni, seguendo anche il mio istinto. Ci vogliamo bene e mi ha dato fiducia anche quando non stavo granché bene fisicamente". Qual è stato il momento della svolta in questa stagione? "All’inizio pensavo la vittoria di Gavorrano, contro una squadra importante e dopo un periodo altalenante. Ci permise di agganciare la Pianese in testa. Invece poi avremmo perso a Terranuova. Da lì in avanti siamo stati più solidi e più concreti e tutto quel filotto di vittorie è stato determinante. Anche se forse vincere a Livorno in modo così netto e con tutta quella gente ci ha dato una botta d’adrenalina decisiva".

Quant’è stato bello vincere questo campionato?

"All’inizio, ma anche quando ci eravamo vicini, ci immaginavamo come sarebbe stato festeggiare la vittoria, ma quando succede davvero è difficile trovare le parole. È stata una festa bellissima, ma non avrebbe avuto lo stesso sapore senza tutta quella gente allo stadio e poi nelle vie del centro. Ne approfitto per ringraziare i tifosi che ci hanno sempre sostenuto, in casa e fuori. Penso ad esempio a Poggibonsi contro il Grosseto: sentire i loro cori fuori dallo stadio ha fatto la differenza".

Che campionato si aspetta l’anno prossimo?

"Sarà la prima volta in C per me quindi non so cosa aspettarmi di preciso. Con le retrocessioni di Perugia e Spal potrebbe venire fuori un girone davvero impegnativo ma molto stimolante. Noi giovani abbiamo la fortuna di avere in squadra giocatori esperti che hanno militato anche in categorie superiori e quindi ci potranno aiutare tanto anche l’anno prossimo. Ci sarà da ambientarsi, ma sapere che buona parte del gruppo rimarrà la stessa, compreso lo staff tecnico, ci dà una grande serenità. Personalmente spero solo di stare bene e potermi esprimere al meglio".

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