
L’Ardita e lo show delle bici d’epoca In centinaia oggi invadono il centro
di Andrea Lorentini
E’ il giorno de L’Ardita, il clou della tre giorni di ciclismo d’epoca che ha colorato nel fine settimana Arezzo, e che questa mattina vivrà il momento più atteso con la cronoscalata dell’Alpe di Poti. Saranno circa 350 cinquanta gli appassionati che in sella alle loro biciclette d’epoca invaderanno il centro storico per poi attraversare alcuni luoghi della provincia lungo i tre percorsi proposti dagli organizzatori: il gourmet, pensato per tutti, il classico e l’Ardita con la sfida all’alpe di Poti lungo la salita dedicata a Marco Pantani e già gran premio della montagna del Giro d’Italia 2016. I ciclisti attraverseranno tra gli altri Ponte Buriano e alcuni tratti della ciclopista dell’Arno. La partenza è prevista per le ore 9 da Piazza Grande e sarà preceduta, come da tradizione, da un’esibizione degli Sbandieratori della Giostra del Saracino. Già ieri mattina si è vissuto un altro momento molto partecipato con la prima edizione dell’Arezzo Gravel la cicloturistica dedicata al crescente fenomeno gravel, aperta anche alle mountain bike compreso quelle elettriche.
Nonostante il meteo non troppo clemente la risposta è stata ottima con 300 partecipanti e molti di loro provenienti da fuori Arezzo e Toscana, da nord a sud della penisola. Si sono, infatti, registrati gruppi da Torino, Roma, Napoli, Salerno. La giornata è poi proseguita nel pomeriggio di sabato, dalle 17 in Sala dei Grandi, dove si è svolto l’incontro con i ciclisti professionisti nel dibattito "Senza freni", moderato da Mauro Messeri. Sono intervenuti tra gli altri Franco Chioccioli, vincitore del Giro d’Italia 1991 e Rinaldo Nocentini, 8 giorni in maglia gialla al Tour de France 2009. Insieme a loro Marcello Mugnaini, vincitore di tappe al Giro e Tour. Sono stati ricordati Idrio Bui e Valeriano Falsini, compagni di squadra di Fausto Coppi. A dare un tocco di colore in più la mostra bici del tradizionale mercatino in Piazza della Libertà e il djset allestito in una 500 d’epoca.
La tre giorni de L’Ardita si era aperta venerdì con il taglio del nastro e l’inaugurazione della mostra di bici della collezione di Pasquale Morini e dei quadri del pittore aretino Paolo Antonio Toci dedicati al ciclismo, nella cornice dell’atrio d’onore della Provincia di Arezzo, per proseguire con la prima edizione di "Strada Facendo", un incontro su ciclismo e sicurezza stradale in collaborazione con l’Automobil club di Arezzo e la Biblioteca città di Arezzo, che ha ospitato nei propri spazi di via dei Pileati la tavola rotonda.
"Anche in questa settima edizione abbiamo messo tutto l’impegno e la passione già profusi nelle precedenti edizioni per promuovere le bellezze del territorio utilizzando la bicicletta come mezzo di attrazione e di conoscenza – spiega il presidente del gruppo Asd Gli Arditi del ciclismo Massimiliano Refi – Insieme alla Fondazione Arezzo Intour, i Comuni di Arezzo, Capolona, Castiglion Fibocchi e Subbiano, la Regione Toscana, la Provincia di Arezzo, Coni, Uisp, Aci e Biblioteca città di Arezzo, intendiamo valorizzare, la bellezza, la cultura e il turismo pedalando in libertà".