Pieroni: soldi dalla cordata solo con l'esercizio provvisorio. Groviglio dietro i maltesi

L'ex direttore sportivo amaranto al lavoro per coalizzare imprenditori interessati: ma i tempi rischiano di essere fatali

Ermanno Pieroni

Ermanno Pieroni

Arezzo, 12 marzo 2018 - «Senza esercizio provvisorio credo proprio che tutto finirà». E’ l’amaro commento di Ermanno Pieroni. L’ex diesse del Cavallino attende così come i tifosi la data del 15 marzo. Uno snodo cruciale per le sorti dell’Arezzo. «Se non dovesse essere concesso l’esercizio provvisorio non so come potrebbero reagire i giocatori e i dipendenti« ha aggiunto Pieroni che ha riunito attorno a sé alcuni imprenditori. Questi, insieme a loro colleghi aretini, avrebbero messo insieme la cifra necessaria a rispettare la scadenza del 16 marzo quando dovranno essere pagati gli stipendi.

«La decisione del tribunale è la base di partenza con la speranza che venga concesso l’esercizio provvisorio – prosegue l’ex diesse – c’è un piano per arrivare fino a giugno e non solo. Senza esercizio provvisorio la situazione sarebbe decisamente più complicata. E’ una corsa contro il tempo dato che giovedì ci sarà l’udienza e venerdì i pagamento da rispettare«. In totale si parla di 372mila euro che le forze economiche aretine, raccolte dal sindaco Ghinelli, insieme alla cordata legata a Pieroni avrebbero messo insieme.

«Non dimentichiamoci però del grande lavoro svolto da Orgoglio amaranto – sottolinea Pieroni – il comitato grazie alla solidarietà dei propri sostenitori ha raccolto 50mila euro. Credo che questo sia un bel segnale ed è augurabile che il tribunale possa concedere l’esercizio provvisorio«. Se questo non dovesse verificarsi allora per l’Arezzo potrebbero scorrere davvero i titoli di coda.

Intanto emergono ulteriori dettagli in merito alla J. Nicol corporation. La società con sede sull’isola di Malta è una «limited», una società per certi versi simile ad una srl. Da quanto risulta sono due gli azionisti di riferimento. Di questi uno è la Mediterra MMXII, altra società con sede nell’isola di Malta che si occupa di servizi di gestione, immatricolazioni navali e fiscalità. Un raggio d’azione che corrisponderebbe a quello che l’advisor Stefano Messina aveva tracciato pochi giorni fa senza però fare alcun nome. L’altro azionista è Antonio Pietro Paolo Arrigone.

Classe 1957, residente a Milano, con 1.199 quote (ogni quota ha il valore di un euro). Legale rappresentate della J. Nicol però risulta essere la Mediterra MMXII con una sola azione. Le tracce portano fino alla piccola isola del Mediterraneo dove la Mediterra risulta avere sede sia nei pressi de La Valletta, stando alla visura, sia nella vicina Birkirkara guardando su altri siti internet. Una situazione quanto mai intricata e complessa quella legata alla società battente bandiera maltese che avrebbe rivelato l’84 per cento dell’Arezzo dalla Neos Solution.