E' morto Benvenuto, storico numero 9 dell'Arezzo: stamani i funerali ad Alberoro

L'ex attaccante nell'anno della B, implacabile di testa, da tecnico aveva guidato gli amaranto nella stagione di Tovalieri e Dell'Anno. Aveva 79 anni. La promozione con il Montevarchi

Mauro Benvenuto

Mauro Benvenuto

Arezzo, 27 ottobre 2021 - E' morto Mauro Benvenuto, uno dei simboli del calcio amaranto, di un'Arezzo che non navigava nell'inferno della D ma oscillava tra la serie B e la serie C. Aveva 79 anni, è morto all'ospedale di Grosseto, dove era ricoverato da alcuni mesi. I funerali saranno celebrati stamani alle 1 nella chiesa di Alberoro.

Si chiamava Giovan Battista ma per tutti qui era Mauro. Genovese,attaccante puro, con il fiuto del gol. Nell'Arezzo aveva giocato quattro stagioni, una in serie B e tre in serie C.  In tutto 110 presenze e 31 gol, una media di realizzazione molto alta.

Arrivò in perfetta concomitanza con il primo campionato di serie B, anno 1966. Un colpitore di testa implacabile, ricercato nell'epoca delle ali che aprivano il gioco dalle fasce, m grazie ad un fisico robusto anche abile nel gioco a terra. 

Il 4 aprile del 1971 aveva firmato uno dei suoi gol indimenticabili, contro la Ternana. Piove, gli amaranto di Ballacci premono, stringono gli umbri nella loro area, ma non riescono a segnare, poi al 25’, il capolavoro, una gemma, una perla di rara bellezza. Galuppi crossa, Benvenuto controlla la palla col petto, la tocca col ginocchio, poi inventa un tiro in semirovesciata poco fuori il vertice dell’area che va a finire la sua corsa nell’angolino basso laddove il portiere Migliorini non può arrivare.

Dopo un attimo di stupore, lo stadio esplode, Migliorini va a stringere la mano a Benvenuto nel frattempo sommerso dall’abbraccio dei compagni. Poi verso la fine arriverà il raddoppio di Farina, centrocampista solido e di straordinario rendimento.

Capocannoniere nel 1971 con 14 reti, una carriera che oltre Arezzo aveva toccato Genoa, Treviso, Frosinone, Catanzaro. Poi l'attività da allenatore. All'Arezzo era arrivto come tecnico nel 1989, subentrando ad Alfredo Magni, alla guida della squadra che vantava giocatori come  Tovalieri e  Dell'Anno .

Confermato l'anno dopo ma esonerato dopo pochi mesi, sostituito da Menchino Neri. Nel campionato 1987-88 Narciso Terziani lo portò a Montevarchi, in C2. Vinse le prime sette partite e rimase nelle primissime posizioni fino all’ultima giornata. Arrivò allo spareggio con la Massese, il 12 giugno 1988 allo stadio di Empoli.  La gara si concluse ai rigori e a spuntarla fu il Montevarchi di Mauro Benvenuto, che salì in C1.

Ma era rimasto  a vivere in provincia, sempre molto attento alle vicende amaranto ogni volta che veniva cercato come commentatore o opinionista. Nel sito dell'Arezzo un messaggio di addio, "E'  stato uno di quegli attaccanti in grado di legare in maniera indissolubile il suo nome alla maglia numero 9 dell’Arezzo".