CLAUDIO ROSELLI
Sport

Ciampelli: "Sansepolcro, un avvio insidioso"

Serie D: esordio per i bianconeri il 7 settembre al Buitoni contro lo Scandicci, poi le sfide con Altopascio, Follonica Gavorrano e Poggibonsi

Davide Ciampelli, allenatore del Sansepolcro, commenta il calendario di Serie D: «E’ fondamentale acquisire subito giusta mentalità e atteggiamento»

Davide Ciampelli, allenatore del Sansepolcro, commenta il calendario di Serie D: «E’ fondamentale acquisire subito giusta mentalità e atteggiamento»

di Claudio RoselliSANSEPOLCRO"Le prime giornate di campionato, in Serie D, sono spesso dei veri e propri terni al lotto. Ti prepari adeguatamente, anche sul piano atletico, per essere pronto, ma poi può succedere tutto e il contrario di tutto". Una sorta di chiosa con la quale l’allenatore Davide Ciampelli ha commentato il calendario del suo Sansepolcro, con il quale sta lavorando dal 23 luglio. Esordio al Buitoni il 7 settembre nel match contro lo Scandicci. Sfida fra neopromosse, quindi: se lo aspettava? "Più che mai, partiremo incrociando un’avversaria ostica, che anch’essa si è rinnovata molto, come noi, andando a prendere giocatori di categoria. Il loro direttore sportivo, Lorenzo Vitale, lavora peraltro bene quando si tratta di giovani". Primo viaggio il 14 ad Altopascio, poi in casa il 21 contro il Follonica Gavorrano e mercoledì 24, nel turno infrasettimanale, la trasferta di Poggibonsi, che registrerà il ritorno al "Lotti" di Vitiello, Belli e Massai. "Tutte squadre che oramai conoscono bene la D."Non solo: il girone E di quest’anno – aggiunge Ciampelli – ha l’aria di essere molto equilibrato con picchi verso l’alto. Sarà quindi fondamentale acquisire fin da subito la giusta mentalità, aspetto sul quale sto lavorando dal primo giorno, ma mi sembra che a livello di atteggiamento già ci siamo". L’amichevole di giovedì sera al Buitoni contro l’Arezzo lo ha in effetti dimostrato, come palese è stato l’entusiasmo manifestato dai tifosi bianconeri verso la squadra. Un ottimo punto di partenza anche questo? "Sicuramente! Io stesso ho avuto delle ottime percezioni dagli spalti. Per molti di noi era la presentazione davanti al nuovo pubblico e contro un’avversaria illustre. Crediamo quindi di aver fatto la nostra degna figura in quella che è stata una bella serata di sport". Quali indicazioni ha tratto dall’indicativo test contro gli amaranto di Bucchi? "Dopo esserci misurati contro formazioni di categoria inferiore, c’era da giocare una partita seria contro una fra le compagini più quotate della C, che ci avrebbe fatto capire quale fosse l’idea di squadra da allestire dal punto di vista sia tattico che comportamentale, ossia se avessimo la predisposizione anche alla sofferenza. Dico allora che il primo approccio è stato positivo: dal momento che la palla – per forza di cose - era principalmente manovrata dagli avversari, avremmo dovuto stare attenti ai dettagli. L’interpretazione è stata a mio avviso buona, tanto nei singoli quanto nel collettivo".

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