
Bonuccelli prova a sciupare la festa "Non siamo battuti, ce la giochiamo"
AREZZO
E’ stato il bomber di Indiani nei due campionati vinti con la Massese. Poi ha scelto di fare l’allenatore ed ha sempre avuto nel tecnico di Certaldo un punto di riferimento. Vitaliano Bonuccelli ha guidato dalla panchina la Pianese nel duello a distanza con gli amaranto che ha caratterizzato il campionato e domenica cercherà di posticipare la festa anche se è consapevole che la bilancia pende prepotentemente dalla parte del Cavallino. "Proveremo a tenere vivo il torneo fino in fondo come abbiamo fatto per l’intera stagione anche se due conti li sappiamo fare e la classifica parla chiaro". Poi aggiunge con orgoglio.
"Se non ci fossimo stati noi l’Arezzo il campionato lo avrebbe già vinto due mesi fa".
Bonuccelli, che significato assume la gara di domenica per voi? "Per i ragazzi è un premio per quanto di buono hanno fatto in questa stagione tenendo testa all’Arezzo. Ci aspetta uno stadio pieno e carico di entusiasmo e questo deve essere uno stimolo ulteriore per i miei giocatori". Che effetto le fa aver duellato con Indiani che reputa un maestro? "Una sensazione piacevole. Ci sentiamo, c’è stima reciproca. Lo ammiro molto anche per la sua capacità di essersi saputo evolvere nel tempo per restare sempre attuale. Ha un grande entusiasmo e credo che andrà avanti ad allenare ancora per un pò".
L’Arezzo sta vincendo il campionato con la miglior difesa e senza attaccanti in doppia cifra. Conoscendo la filosofia di calcio di Indiani, la stupiscono questi dati? "Hanno cambiato modo di giocare nel corso del campionato. Adesso è una squadra più attendista che riesce ad ottimizzare al massimo le situazioni che crea. Credo che l’arrivo di un centravanti come Gucci abbia fatto la differenza. Dietro invece la crescita di Polvani ha dato sicurezza all’intero reparto". Siete stati anche a +5 sull’Arezzo. Ce l’ha un rimpianto? "Avrei voluto giocarmi lo scontro diretto con due punti in più in classifica, quelli che abbiamo lasciato a Ponsacco".