REDAZIONE AREZZO

Così in un grande quadro la pittrice dei Papi ha immortalato Pupo

L'opera sarà esposta da Artemio in San Francesco, sarà presentata sabato alla presenza dello show man

Pupo in posa

Arezzo, 14 aprile 2015 - "Un giorno, tornando a casa, ho letto un messaggio che diceva: sono il cantante Pupo, vorrei incontrarla per il mio ritratto. Il nome del famoso cantante mi ha ricordato la mia patria, la mia infanzia, quando seguivamo il festival di Sanremo e il concerto di Capodanno italiano". A parlare è Natalia Tsarkova, «portraitist» di livello internazionale, pittrice ufficiale dei papi, di origini russe ma da anni a Roma dove ha il suo studio.

"Sono da sempre fan di Pupo, è un mito in Russia. La nostalgia di quando ero bambina mi ha fatto accettare la proposta di ritrarlo con grande entusiasmo".

«SONO un equilibrista acrobata, artista. Non è per scelta mia, ma perché il filo ha scelto me…». Parole e un ritratto, quello di Natalia Tsarkova. Due anni di lavoro. Lei, con pennello in mano, lui che mentre posava, cantava le sue canzoni, creando l’atmosfera gioiosa che ha ispirato la realizzazione del quadro. «Nel ritratto ho cercato di trasmettere il ricco mondo interno di questa insolita personalità. Al primo sguardo Pupo sta seduto tranquillamente, sembra quasi a riposo, ma guardate con più attenzione, dentro traspare una forte attività artistica. Così, mentre con una mano sorregge la chitarra, con l’altra accartoccia nervosamente un foglio di carta, dove ha appena abbozzato l’inizio della sua nuova canzone, nella quale si legge una sola frase: sono un equilibrista acrobata, artista. Non è per scelta mia, ma perché il filo ha scelto me…. E’ ciò che ha fatto da spunto per il nome del quadro». Lo racconta la famosa pittrice, di origine russa, ma ormai da anni a Roma. Un lavoro che è diventato un’opera d’arte. E dopo la presentazione nella capitale a marzo scorso, «l’Equilibrista» sabato prossimo, insieme al vero Pupo sarà possibile ammirarlo alla alla galleria d’Artemio in San Francesco, dove è esposto. Sarà l’occasione per vedere quello che la critica ha definito uno dei capolavori della Tsarkova, in cui lo sguardo del cantante, diretto a noi, sembra puntare dentro l’anima, uno sguardo forte, profondo e allo stesso tempo comprensivo, «dolce e un po’ salato».